L’Unità Operativa di Urologia della Clinica Padre Pio di Mondragone (Caserta), diretta da Tammaro Carmelo D’Angelo (nella foto), primario urologo, sta portando avanti un programma di continuo aggiornamento delle procedure e delle metodiche chirurgiche minimamente invasive, delle tecniche più innovative di andrologia (studia la sessualità e la funzione riproduttiva nel maschio) e dello studio e risoluzione delle alterazioni statiche e dinamiche del pavimento pelvico (alterazioni che conducono all’incontinenza urinaria e al prolasso degli organi pelvici). continua sotto
Proprio recentemente, nella struttura del litorale domizio, è stato portato a termine, con brillanti risultati, un delicato intervento di chirurgia oncologica delle vie urinarie e della vescica: il signor C.F., 77 anni, presentava una patologia con un tumore esteso della vescica e del tratto terminale dell’uretere sinistro. Il tumore, che occupava il lume dell’uretere, così come dalle eloquenti immagini Tac eseguita dal radiologo F.Supino, era causa delle irrefrenabili emorragie e dei notevoli disturbi urinari. L’equipe del dottor D’Angelo, che è anche consulente urologo della Marina Statunitense della Campania – composta da Vincenzo Schiavone, anestesista, Adriano Pontillo, aiuto, Aniello Di Luise, caposala della sala operatoria, Marcello Corrente, strumentista – ha asportato, prima l’intero tumore vescicale e poi in video laparoscopia, senza cioè tagli della pelle, si è proceduto a isolare, circoscrivere e resecare tutto il tratto dell’uretere sinistro interessato dal tumore, fin dentro la vescica, compresa la papilla ureterale. L’uretere, privo dalla massa neoplastica, è stato reimpiantato in un’area sana della vescica, assicurando il normale deflusso delle urine tramite uno stent, cioè un tubicino reno-vescicale.
STOP TAGLI ALLA CUTE – L’Urologia di Mondragone è dotata di un sofisticatissimo strumentario a fibre ottiche per affrontare e risolvere, con metodi non invasivi, alcune delle più insidiose patologie dell’apparato genitale maschile e femminile e dell’apparato urinario. “In molti casi – afferma il primario D’Angelo – non è più necessario eseguire tagli della pelle e dissezione dei muscoli per raggiungere gli organi su cui si deve intervenire. Alla Clinica Padre Pio, con le moderne procedure endoscopiche, endourologiche e laparoscopiche, si aggredisce e si asporta il male, introducendo le fibre ottiche nelle cavità corporee, senza operare tagli della cute”. L’Unità Operativa di Urologia è impegnata, attualmente, in numerosi casi di interventi laparoscopici che, attraverso piccoli forellini della pelle, consentono di operare con sottili strumenti, dall’esterno del corpo, proiettando le immagini, riprese da una piccolissima telecamera, sul monitor per la visione dell’operazione. “Io e i miei collaboratori – sottolinea il primario D’Angelo – siamo impegnati in un lavoro costante e meticoloso, poiché l’urologia di Mondragone, ormai, è riconosciuta come una urologia moderna e al passo con i tempi, per rispondere in modo rigoroso alle esigenze e alle necessità future. In verità, tutta l’area chirurgica ferve di una riconosciuta eccellenza e a tale proposito vorrei segnalare che il professor Fulvio Calise, una delle massime autorità nel campo della chirurgia dei trapianti epatici, è attualmente impegnato anche presso la clinica Padre Pio di Mondragone. Mi sia consentito – conclude D’Angelo – di ringraziare il direttore generale della Clinica Padre Pio di Mondragone, il dottor Beniamino Schiavone, che con la sua lungimiranza e la passione di anni di attività manageriale, ha voluto che questa struttura sanitaria, che un po’, ormai, è motivo della nostra stessa vita, giungesse agli attuali e sempre più ambiti traguardi”.
GLI INTERVENTI – Nell’arco di questi ultimi mesi, l’equipe del dottor D’Angelo ha portato a termine numerosi interventi: un uomo di 62 anni – nefroureterectomia sinistra (asportazione del rene e uretere) per tumore delle vie escretrici in video laparoscopia – Esame istologico: carcinoma della pelvi renale a cellule transizionali; una donna di 77 anni, ovariectomia sinistra (asportazione dell’ovaia) in video laparoscopia per tumore dell’ovaio che comprimendo l’uretere omolaterale aveva provocato malfunzionamento del rene e calcolo a stampo – Esame istologico: carcinoma ovarico a cellule chiare; un uomo di 79 anni, prostatectomia radicale in video laparoscopia per tumore della prostata – Esame istologico: adenocarcinoma della prostata di grado 8; una donna di 40 anni, colposacropessi in video laparoscopia per riparare il prolasso degli organi pelvici e risolvere l’incontinenza urinaria da sforzo. continua sotto
I LASER – Nella Clinica Padre Pio si praticano attività chirurgiche adoperando non uno, ma due tipi di laser: il Green Laser Light (Laser a Luce Verde) per la vaporizzazione dell’adenoma prostatico (Tuvp) e l’enucleazione. Il paziente viene dimesso in prima giornata post-operatoria, riducendo nettamente i giorni di degenza e il ritorno del paziente alle proprie occupazioni; e il Laser a Tullio (Tulep) per la enucleo-vaporizzazione dell’adenoma prostatico. Come nel caso precedente, Il paziente viene dimesso in prima giornata post-operatoria, riducendo nettamente i giorni di degenza e il ritorno del paziente alle proprie occupazioni.
LA STRUTTURA – La Clinica Padre Pio è dotata di ogni tipo strumentario per affrontare e risolvere problemi legati alla calcolosi delle alte vie urinarie ed è dotata di un potente litotritore extracorporeo che consente di frantumare e di espellere i calcoli del rene e delle vie urinarie, senza necessità di anestesia. Migliaia di pazienti sono stati sottoposti a tale trattamento e i risultati, assicurano il dottor D’Angelo e il dottor Pontillo, sono del tutto soddisfacenti e risolutivi. Ancora, la sezione di andrologia, per problemi legati all’infertilità di coppia e impotenza sessuale, risulta molto attiva e trova un preciso riscontro presso la struttura sanitaria.
IL CONVEGNO (SOSPESO) – Il Dipartimento di Urologia era in procinto di organizzare un convegno di grande rilievo sulle nuove tecniche mininvasive, endourologiche, laparoscopiche, chirurgia robotica e di cambio di genere (conversione uomo-donna e donna-uomo) in diretta dalle sale operatorie della Clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Il convegno si terrà a data da destinarsi (per i problemi connessi al Coronavirus) e vedrà impegnati numerosi operatori di grande esperienza chirurgica, nazionali ed europei e con workshop con dirigenti ed esperti della sanità, dell’ambiente e delle attività produttive della Regione Campania. continua sotto
L’impegno sul fronte Covid – Proprio la situazione attuale, difficile e per certi aspetti drammatica, ha indotto le autorità sanitarie e il direttore Beniamino Schiavone a partecipare in prima linea, per contribuire a fronteggiare, contenere e sconfiggere la diffusione del Coronavirus. A tal proposito, la direzione generale, per accogliere e curare i pazienti contagiati da Covid-19 in Campania, ha dato la propria disponibilità ad allestire 50 posti letto (9 di rianimazione, 16 di terapia Intensiva e 24 di terapia sub intensiva presso la Clinica Pineta Grande) e 8 posti letto di terapia sub intensiva presso la Clinica Padre Pio di Mondragone, ampliabili a 24 posti letto previa acquisizione di ventilatori. “Siamo in prima linea – conclude il dottor D’Angelo – sia per affrontare complesse patologie di chirurgia oncologica, sia per affiancare le autorità regionali, della Protezione Civile e del Governo, per vincere la difficile battaglia contro il Coronavirus”.