Al culmine di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, i carabinieri della compagnia di Marano di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, di cui 8 in carcere e 6 agli arresti domiciliari, nei confronti di 14 soggetti ritenuti gravemente indiziati di associazione finalizzata al traffico illecito, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.
In carcere sono finiti: Ivan Bonezzi, 24 anni; Nicola Carandente, di 25; Biagio D’Ambrosio, 33; Domenico Granata, 28; Valerio Andrea Guerra, 29; Antonietta Meola, 44; Attilio Oriunto, 26; Antonio Zasso, 37. Ai domiciliari: Giuseppe Cerrone; 30; Martina Del Prete, 22; Anna Di Matteo, 40; Angelo Famà, 22; Laura Lucia Fiore, 30; Antonio Rubino, 37. Per Oriunto è stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso per aver favorito nel 2019 la latitanza di un soggetto di spicco del clan “Orlando” egemone nel comune di Marano di Napoli e Quarto.
L’indagine ha permesso di ricostruire le 2 organizzazioni criminali deputate allo spaccio di sostanze stupefacenti operanti nei territori di Quarto Flegreo e Napoli (quartiere Fuorigrotta). Un “sistema” quello messo in atto dagli indagati, reso proficuo grazie all’utilizzo di utenze dedicate, abitazioni per il deposito e la custodia della droga, addetti alla preparazione delle dosi, pali, addetti alla vendita ed alla contabilità. Il “business” della droga veniva realizzato seguendo prevalentemente 2 modus operandi: il primo fondato su una vendita statica dello stupefacente; il secondo, invece, basato su un canale dinamico. La vendita “statica” avveniva per mezzo di “piazze di spaccio” realizzate temporaneamente per la vendita dello stupefacente, in punti di maggior afflusso da parte dei giovani acquirenti (bar, pub, pizzerie, sale scommesse, piazze e, in alcuni casi, le abitazioni degli indagati) che consentiva ai vari pusher di aumentare il proprio volume di affari.
Lo spaccio avveniva grazie anche all’aiuto di alcuni fiancheggiatori, che avevano il compito di avvisare i pusher in caso di controlli da parte delle Forze di Polizia. La vendita dinamica, invece, avveniva mediante appuntamenti concordati a mezzo telefono tra spacciatore e acquirente, rendendo difficile e imprevedibile l’individuazione del luogo dell’incontro. Durante l’indagine sono stati recuperati circa due chili di hashish, marijuana e cocaina, una piantagione di marijuana, arrestate 6 persone in flagranza di reato, individuati e arrestati gli autori di un furto avvenuto all’interno di un istituto scolastico del comune di Quarto. IN ALTO IL VIDEO