Pd, Del Prete ad Abbate: “Dire la verità non e’ offendere”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Caro Dario, quando ho letto il tuo commento, destinatario mio figlio Roberto, mi sono dovuto stropicciare più volte gli occhi per essere certo di non avere le traveggole!

E mi sono chiesto, ma è mai possibile che il “compagno” di tante oneste, leali e generose battaglie si sia potuto ridurre così!? A dovere mentire, sapendo di mentire, nella difesa di una “causa” indifendibile?

E veniamo ai fatti di quella specie di incontro che sarebbe meglio definire, per onestà politica ed intellettuale, una “trappola”!

Anzi, caro Dario, un’imboscata (come già accaduto altre volte) per le troppe e non legittime presenze a tale incontro, architettato solo per mettermi in difficoltà e alla quale lo scrivente, con rispetto, dignità, lealtà e senso politico, si è sottratto.

Nel corso di tale pseudo- incontro venne fuori la seguente proposta: “azzerare con un “documento-mozione” da approvare nel Congresso cittadino, che avrebbe dovuto sancire l’unità politico-programmatica del Pd a S.Arpino, le candidature di Eugenio Di Santo e di Francesco Capone a sindaco di S.Arpino e di sostenere unitariamente un candidato Sindaco espresso dal Partito Democratico.

Una piccola digressione solo per sottolineare l’illogicità di una proposta di azzeramento di candidature espresse da schieramenti altri, il centrodestra per Di Santo e un progetto civico per Capone. In virtù di quale logica politica noi avremmo potuto decidere per altri, resta un mistero. Al massimo potevamo solo decidere delle nostra scelta come Pd. E lo scrivente in tale logica si è mosso, non rifiutando la singolare proposta, ma permettendosi solo di integrarla e renderla politicamente credibile in coerenza con la supposta ritrovata unità!

Chiesi, che la si integrasse dell’impegno da parte dei due consiglieri comunali della Giunta Di Santo, da inserire nel documento-mozione congressuale, a dimettersi, dopo l’approvazione del “documento-mozione”, dallo schieramento di centrodestra e dai relativi incarichi operativi e confluire sulla base e in coerenza della ritrovata unità nel gruppo consiliare del Partito Democratico!

A questa mia richiesta, politicamente e logicamente legittima, fu detto di no! E che la vostra proposta fosse solo un bluff è dimostrato dal fatto che ancora oggi, i predetti signori firmino documenti in nome e per conto di un’alleanza politica di centrodestra!

Caro Dario, puoi dire con onestà politica e intellettuale che non si sono svolti così i fatti? Che la mia versione di come andò lo pseudo incontro sia falsa? Allora, facciamo un confronto pubblico alla presenza della stampa, scegli tu il luogo, Caserta o S.Arpino, e vediamo chi racconta frottole.

Caro Dario, mi dispiace che tu ti senta offeso, ma nessuno di noi l’ha fatto. Raccontiamo fatti incontestabili ed esprimiamo opinioni politiche, anche forti ma sempre sul piano politico. Nulla di personale. Se, poi, ad offenderti è il linguaggio della verità non è colpa nostra. Sei tu ad aver voluto scegliere un percorso difficile e di parte. Tu non ti sei mai preoccupato di garantire l’unità del Partito a S.Arpino, scegliendo una parte, quella ritenuta vicino allo schieramento uscito vincitore dal Congresso del luglio 2011.

Questa la verità nuda e cruda, il resto è niente. E la riprova di quanto sosteniamo è verificata dal fatto che il 25 novembre alle Primarie andranno a votare anche due persone – alle quali tu, con una logica di parte, con la forza dei numeri, per intenderci non quelli di Sant’Arpino ma bensì quelli di Caserta, hai consegnato tessera e credi (ma sai che non è così) di poter consegnare anche il Partito – che sulla scorta delle loro posizioni di fatto e del Regolamento delle Primarie non avrebbero il diritto a votare!

Elpidio Del Prete – capogruppo consiliare del Pd di S.Arpino

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