Falso in bilancio e bancarotta fraudolenta: sono i reati che la III Sezione “Criminalità Economica” della Procura di Napoli contesta all’imprenditore di origine partenopea Giancarlo Buontempo, residente a Roma, e al dottore commercialista napoletano Umberto Scala ai quali il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha notificato gli arresti domiciliari.
Le misure cautelari sono state notificate a Scala e Buontempo, quest’ultimo particolarmente noto in quanto assiduo frequentatore del jet set, in relazione al fallimento (il 4 gennaio 2019) della società immobiliare “Campalto Real Estate S.r.l.”, costituita nel 2007 a Montalcino, e partecipata in maniera quasi totalitaria dal Buontempo, finalizzata alla costruzione e la vendita di immobili nella provincia di Siena. Nell’estate del 2010 la “Campalto Real Estate”, come anche altre società amministrate da Giancarlo Buontempo, iniziava a maturare i primi debiti nei confronti dell’istituto di credito che aveva concesso consistenti finanziamenti nonché nei confronti dell’Erario, per poi versare in un vero e proprio stato di insolvenza a partire dal luglio 2011.
Secondo l’ipotesi accusatoria i due indagati deliberatamente evitavano di avviare la fase di liquidazione della società, causando in questo modo un notevole incremento delle posizioni debitorie e delle perdite. Nel provvedimento viene evidenziata la pericolosità degli indagati e l’attualità del pericolo di reiterazione di reati della stessa specie (fallimentare e societaria) anche in considerazione del fatto che dalla documentazione analizzata emergono altre società immobiliari toscane, versanti in stato di crisi, inizialmente partecipate ed amministrate dall’imprenditore e successivamente gestite dallo Scala, presso il cui studio sono state trasferite le sedi legali. IN ALTO IL VIDEO