Triangolare di calcio per le vittime della camorra

di Redazione

 SANT’ARPINO. E’ stato un grandissimo successo quello riscosso dall’iniziativa “Mettiamo in fuori gioco la camorra” organizzata dalle associazioni “Terra Nuova” “Libera e Memoria” e “Agrorinasce”, con il patrocinio dell’amministrazione comunale retta dal sindaco Eugenio Di Santo.

Centinaia le persone che sono accorse sabato mattina per assistere ad uno speciale incontro di calcio triangolare in memoria delle vittime innocenti della camorra. Si sono sfidati a colpi di pallone sul rettangolo da gioco santarpinese, il campo sportivo “Ludi Atellani”, i magistrati della Dda di Napoli (Alessandro Milita, Cafiero De Raho, Catello Maresca, Stefano Capuano e Francesco Cananzi), il forum degli avvocati di Frattamaggiore coordinato da Carmine Caserta e l’associazione dei familiari delle vittime della criminalità organizzata.

Un’intera mattinata all’insegna della legalità e del ricordo di due vittime innocenti, Pasquale Miele di Grumo Nevano e Antonio Di Bona di Casal di Principe, i due comuni che insieme a Sant’Arpino hanno patrocinato la manifestazione. Presenti al triangolare, vinto a conclusione dei tre incontri dal forum degli avvocati, i sindaci di Sant’Arpino e Grumo Nevano, Eugenio Di Santo e Alessandro Grimaldi, insieme ad una folta rappresentanza delle due amministrazioni comunali.

E numerose anche le scuole con insegnanti e alunni che hanno voluto prendere parte all’evento: le elementari “Mazzini” di Frattamaggiore, “Matteotti”, “Cirillo” e “Pascoli” di Grumo Nevano, il liceo classico di San Cipriano e la sezione distaccata del liceo scientifico “Fermi” e la scuola media “Rocco” di Sant’Arpino. A vigilare sulla manifestazione il comandante provinciale dell’Arma Giancarlo Scafuri, il comandante territoriale Gianluca Vitagliano, il corpo dei vigili urbani dei due comuni interessati e la guardia forestale.

“Lo scopo dell’evento che abbiamo realizzato – dichiarano gli organizzatori – era dimostrare che lo sport deve rappresentare, insieme a tante altre forme di aggregazione sociale e culturale, uno degli strumenti più potenti per porre basi serie per la lotta alla camorra. Lotta che non può continuare a essere dispendiosamente repressiva ma una volta per tutte deve diventare preventiva”.

“E’ stato un onore per noi – aggiungono il sindaco Di Santo e l’assessore Domenico Cammisa – ospitare e patrocinare un evento così importante e una vera soddisfazione vedere presenti tanti ragazzi perché è proprio dai più piccoli che bisogna partire per costruire un futuro di legalità e giustizia. Fin dall’insediamento abbiamo organizzato tante iniziative per mantenere l’attenzione su temi cosi importanti e per sensibilizzare le coscienze a fare sempre di più contro la criminalità e l’illegalità. I nostri complimenti vanno alle associazioni che hanno ideato l’evento e che quotidianamente sono impegnate sui nostri territori nella lotta alla criminalità organizzata. Solo con la collaborazione di tutte le istituzioni – concludono – sarà possibile raggiungere importanti risultati e dare colpi sempre più forti al male più grande che assedia una terra meravigliosa come la nostra”.

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