Caserta. Gli agenti della squadra mobile, diretta dal vicequestore Alessandro Tocco, hanno notificato ad un 56enne di Caserta, disoccupato, unordinanza di divieto di avvicinamento allex moglie, vittima, da oltre due decenni, di violenze e sopraffazioni psicologiche.
Le indagini sono iniziate proprio dalle recenti denunce della donna la quale, dopo oltre 20 anni di matrimonio, gli ultimi 15 dei quali costellati da violenze pressoché quotidiane, esasperata dalle persecuzioni dellex coniuge, proseguite anche dopo una sofferta separazione, ha trovato il coraggio di rivolgersi alle forze dellordine.
In particolare, gli investigatori hanno appurato che luomo, dedito al gioco dazzardo ed allabuso di alcol, per anni, abitualmente, sottoponeva la consorte ad ogni forma di prevaricazione fisica e psicologica, con ingiustificate e brutali aggressioni con pugni, calci e schiaffi ed insulti di ogni genere, senza neppure tenere conto della presenza dei tre figli nati dallunione.
Particolarmente toccanti risultavano proprio le testimonianze dei figli, i quali rivelavano che, con il trascorrere del tempo e letà, proprio per evitare alla madre le violenze del padre, le evitavano di restare da sola in casa, soprattutto quando luomo rientrava ubriaco.
La vittima rivelava anche di avere denunciato in alcune circostanze le violenze subite ma di avere poi rimesso le relative querele nellinteresse dellunità familiare. Poi, di fronte allescalation di violenze, terrorizzata dal pericolo che il marito potesse arrivare alle estreme conseguenze, grazie anche al conforto della madre e dei figli, nel 2010 era riuscita ad ottenere la separazione.
Ma neppure linterruzione della relazione coniugale arrestava le violenze. Infatti, luomo iniziava a porre in essere una serie infinita di atti persecutori, consistiti crudeltà in pedinamenti ed appostamenti presso labitazione ed il luogo di lavoro della donna; nel ripetuto invio di sms dal contenuto diffamatorio e intimidatorio; in insulti e minacce allincolumità fisica posti in essere anche pubblicamente ed in presenza di terze persone e, negli ultimi mesi, in alcune aggressioni fisiche, anche nella pubblica via, culminate nel tentativo di colpirla con un coltello, senza riuscirvi per la pronta reazione della donna.
Di fronte a tali manifestazioni di ossessiva brutalità, la vittima finalmente decideva di denunciare la sua vicenda personale, dando il via ad una scrupolosa indagine, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, condotta dagli specialisti della squadra mobile, che, in breve tempo, ha portato alladozione di un primo provvedimento cautelare.