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SANT’ARPINO. E’ stato costituito il gruppo politico Moderati per Sant’Arpino che sarà rappresentato in consiglio comunale dai consiglieri Ernesto Capasso, Domenico D’Antonio, Elpidio Iorio e Rodolfo Spanò.
Riceviamo e pubblichiamo:
Il gruppo nasce con l’intento di portare un contributo alla costruzione di una Sant’Arpino sempre più efficiente, vivibile e soprattutto democratica. Esso si colloca all’interno del più ampio movimento politico Sant’Arpino libera@democratica e sostiene con fermezza e determinazione la candidatura a sindaco diFrancesco Capone.
I consiglieri, accomunati dall’aver preso parte alla triste esperienza di Alleanza Democratica per Sant’Arpino, con la costituzione del gruppo si propongono di prodigarsi, nell’esclusivo interesse della collettività santarpinese, affinchè non si abbiano più a ripetere amministrazioni come quella in carica che per fortuna volge al termine.
Nel 2008 molti di noi ci avevano messo la faccia e la propria storia umana e politica per l’affermazione di quel progetto e, pertanto, ci prodigammo per la vittoria elettorale con la speranza di cambiamento; salvo poi arrendersi di fronte a chiusure mentali da parte di chi invece più di tutti era stato investito di questa responsabilità di cambiamento.
Il modo di fare politica amministrativa degli ultimi tempi, ha rivelato che chi sosteneva diversamente una propria idea, doveva essere isolato o peggio ancora mandato a casa. Un processo di deriva democratica iniziato nel marzo 2010 con la revoca del vice sindaco Spanò perchè aveva osato candidarsi alle provinciali.
Il senso di appartenenza e di responsabilità, che non significa cieca ed eterna fedeltà, ci ha portato spesso ad allinearci, salvo poi prendere consapevolezza di una ormai non più irrinunciabile scelta.
Il coraggio di alcune decisioni drastiche, quali le dimissioni, anche se prese in ritardo, hanno comunque una valenza politica, oltre che umana, e rappresentano un modo di chiedere scusa alla popolazione e di agire mettendosi in discussione e cercando di porre rimedio per il futuro.
Non è mai troppo tardi per prendere le distanze da una coalizione, quella di Alleanza Democratica per Sant’Arpino, che con l’abbandono di quattro suoi fondatori oggi è da ritenersi defunta. Una coalizione che con il passare del tempo si è sempre più allontanata dalla sua matrice originaria, quella per intenderci che aveva ricevuto ampia fiducia dagli elettori, per trasformarsi in un mero e discutibile progetto di gestione racchiuso nelle mani di chi non è mai stato eletto dal popolo e di un sindaco arrogante che non ha rispetto delle idee altrui e pensa di essere un padre padrone che prende le decisioni fregandosene delle persone e dei consiglieri comunali che lo sostengono. Un sindaco che, volendo campare alla giornata e in assoluta improvvisazione, ha la pretesa e lalterigia di non dover rendere conto a nessuno, men che meno ai cittadini.
La nostra scelta, meditata e sofferta, è legata al tradimento degli impegni assunti con i santarpinesi. Ci auguriamo che presto anche altri consiglieri comunali che sostengono il Sindaco, nei quali come riferito in privato vi è delusione, trovino il coraggio per rendere esplicite le nostre stesse ragioni di malcontento sulle quali siamo pronti a confrontarci in una sede pubblica.
Adesso però abbiamo l’opportunità di essere protagonisti insieme a chi la pensa come noi, ai moderati che sono la maggioranza di Sant’Arpino, di una nuova stagione politica che chiuda per sempre con questo modo di intendere e gestire la cosa pubblica e faccia tesoro degli errori commessi per fare sempre meglio. Il tutto in un’ottica di grande partecipazione, meritocrazia e democrazia.
Una politica intesa come servizio alla città, amore per il proprio paese, capacità di affrontare i problemi e risolverli con soluzioni condivise. Senza falsi populismi e programmi irrealizzabili. Bisogna insieme tracciare una nuova prospettiva per la nostra amata terra che tenga conto soprattutto delle nostre nobili radici storico culturali su cui innestare un compatibile progetto di sviluppo e progresso.
Un progetto che contempli un ordinato sviluppo del paese, una più alta efficienza dei servizi, delle strutture pubbliche, maggiore sicurezza sociale, innalzamento della qualità delle politiche sociali, incentivazioni d’iniziative occupazionali, promozione del parco archeologico, sviluppo eco sostenibile che passa attraverso la raccolta differenziata, gli orti sociali, la creazione di maggiori spazi di verde pubblico, piste ciclabili, uso di nuove tecnologie per un risparmio energetico; riduzione di imposte e tasse; tutela delle istituzioni scolastiche, incentivi per iniziative culturali tese al recupero della nostra identità, sostegno dell’artigianato locale per far riaffermare e sviluppare gli antichi mestieri.
Un progetto ambizioso che si muova nel rispetto pedissequo dei valori della solidarietà, legalità, democrazia, giustizia e soprattuttoTrasparenza. C’è bisogno oggi più che mai di una maggiore partecipazione: non chiediamoci cosa può fare il nostro paese per noi, ma cosa possiamo fare noi per Sant’Arpino e per i nostri figli.