Carinaro (Caserta) – “Di situazioni opache ce ne sono state in passato a Carinaro ma sicuramente non riguardano l’attuale amministrazione”. A sostenerlo è il sindaco Nicola Affinito che ritorna sull’infuocata seduta del Consiglio comunale dello scorso 9 luglio quando ha avuto un duro diverbio con la capogruppo dell’opposizione in merito alla questione dell’acquisto di mascherine fornite da una ditta, i cui titolari sono imparentati con la moglie del primo cittadino e di cui lo stesso è anche consulente finanziario. Una vicenda di cui ci siamo occupati nei giorni scorsi: leggi qui.
Ora, attraverso una nota stampa, Affinito affronta anche altri argomenti oggetto di polemica durante la seduta consiliare. A cominciare dalla questione del mercato settimanale, trasferitosi dall’ex area demaniale di via Petrarca nelle vicinanze del cimitero. Prima, però fa un passaggio su un video “sfottò” fatto girare sui social che riprende un proverbio napoletano pronunciato dal sindaco nel corso della seduta del 9 luglio. “Per esprimere un concetto l’opposizione ha demonizzato il fatto tacciandolo come ‘volgare’. Premettendo – dice Affinito – che probabilmente in minoranza non conoscono la differenza tra ‘volgare’ e napoletano, dovrebbero sapere che l’Unesco ha riconosciuto la lingua napoletana come patrimonio dell’umanità e seconda lingua d’Italia (dopo l’italiano). Comunque, per quanto riguarda il mio intervento volevo ricordare che le capacità di una persona non si valutano dalla lingua parlata che, qualche volta, può diventare colorita per risultare più efficace, rimanendo comunque nel recinto dell’educazione e del rispetto reciproco”.
E sul trasferimento della fiera settimanale, Affinito spiega: “In minoranza farebbero meglio a ricordare che nel 2011 i consiglieri Sepe e Dell’Aprovitola votarono per la rescissione anticipata di un contratto di fitto (sei anni prima) di una locazione che il Comune di Carinaro aveva con il Demanio, favorendo il Comune di Aversa per la realizzazione di una pista di atletica che oggi risulta solo sulla carta. Per questa scelta i cittadini di Carinaro tutt’ora pagano migliaia di euro, sia per la realizzazione che per la manutenzione ordinaria e straordinaria di quest’area realizzata con un grande sforzo dei lavoratori Lsu. Dal 2016 la fiera settimanale che si svolgeva sull’ex area demaniale non portava un centesimo nelle casse dell’Ente. La stessa fiera sabato scorso è ripartita grazie a quest’amministrazione comunale che, con un grande sforzo, è riuscita a dare un sevizio ai cittadini ma anche opportunità di lavoro ai tanti operatori del settore che hanno ripreso il lavoro sospeso da diversi mesi”.