Casaluce, “guerra” fra comitati festeggiamenti per la Madonna

di Nicola Rosselli

Casaluce (Caserta) – Due comitati per i festeggiamenti della Madonna di Casaluce e, come se non bastasse, ovviamente, anche due presidenti a sovrintenderli: Salvatore Cavagnuolo e Giuseppe Carione. Grave “conflitto” nella città della Madonna Bruna per la costituzione del comitato festeggiamenti della Madonna che la stessa Casaluce e Aversa si contendono da secoli, tanto che la sacra icona, che la tradizione vuole dipinta da San Luca l’evangelista, vien custodita per otto mesi all’anno nella chiesa annessa all’ex monastero dei monaci Celestini a Casaluce e per quattro presso la parrocchia del Santissimi Filippo e Giacomo in via Roma ad Aversa, dove esisteva un altro monastero dei Celestini. Attualmente, da giugno scorso, il quadro della Vergine è ad Aversa.

Il 10 luglio scorso, il parroco don Michele Verolla, attraverso un manifesto pubblico, rende nota la costituzione del comitato per i festeggiamenti della Madonna di Casaluce: «Carissimi Fedeli, il giorno 1 luglio, ore 21, presso Piazza Castello 14, è costituito un nuovo Comitato Festeggiamenti denominato “Comitato Maria SS. Di Casaluce”». «Su mia proposta – continua il sacerdote – il Comitato ha eletto alla carica di presidente delegato il signor Salvatore Cavagnuolo», per poi concludere: «Sono certo che la nuova presidenza darà un ulteriore slancio ed apporterà un entusiasmo rinnovato alle attività religiose legate al culto che il nostro territorio da anni porta avanti con impegno». Una decisione che non trova d’accordo, evidentemente, un’altra parte dei casalucesi visto che il giorno dopo viene affisso un altro manifesto di un altro «Nuovo Comitato Festeggiamenti» che recita: «Per benvolere dei cittadini di Casaluce, le categorie professionali ed imprenditoriali, i commercianti e gli artigiani, le associazioni culturali e sportive, i portantini (del trono della Madonna, ndr) hanno dato vita alla costituzione in pectore di un nuovo comitato Festeggiamenti conferendo incarico e riponendo consequenziale fiducia nei signori: Carione Giuseppe (presidente), Giuseppe Riccardo e Antonio Coda (vicepresidenti), Alfredo Lucariello (segretario)».

Nel manifesto chiedono anche al parroco «di assecondare codesta volontà polare come da istanza del 3 febbraio 2020». Infine, la motivazione di un doppio comitato: «L’intervento si rende necessario per restituire alla secolare tradizione del culto della Madonna il suo genuino significato, riscoprendo le ragioni storiche, culturali e religiose, ormai offuscate da un rito ai margini del profano». Insomma, un nuovo grattacapo per il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, che sarà chiamato a dipanare l’ennesima questione spinosa dopo quella legata alla chiesa di San Domenico ad Aversa, ancora chiusa se on quando si celebra la messa domenicale.

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