Aversa, la Lega dopo Diana perde anche dello Vicario: “Modo di fare politica che non mi appartiene”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Lega senza rappresentanti in consiglio comunale ad Aversa. Dopo aver dato l’addio al partito di Matteo Salvini appena chiuse le urne la consigliera comunale Olga Diana, ora è la volta di Luigi dello Vicario (nella foto) di dismettere la casacca di Pontida per dichiararsi indipendente. Insomma, ad un anno di distanza, completamente vanificata la doppia venuta in città di Salvini, all’epoca vicepremier e ministro degli Interni.

«La volontà di prendere le distanze dalla Lega, schieramento in cui sono stato eletto nella ultima competizione elettorale, – ha dichiarato Dello Vicario, che fa parte di una storica famiglia di destra – nasce da motivi ideali. Prima la colonizzazione regionale da parte di un esponente extraterritoriale (stranamente del Nord), e poi le ultime vicende nazionali e locali, mi hanno fatto maturare la decisione irrevocabile di dichiararmi indipendente». Passa, poi, ad altre dichiarazioni dalle quali si intuisce che i motivi sono anche legati alle scelte elettorali, in vista delle Regionali, effettuate dal partito in provincia: «Il segretario provinciale, superando difficoltà ed ostacoli, era riuscito ad approntare una lista per le prossime regionali composta da militanti, e da amministratori di comprovate qualità, i quali sono stati costretti ad esiliare per non essere buggerati dai soliti furbetti del passaggio comodo. La lista, già pronta, con i candidati già impegnati da anni a vario titolo sul territorio, ed in campagna elettorale, si è sgretolata come neve al sole».

Il riferimento è, forse, al sindaco di Frignano Gabriele Piatto che, da certo candidato leghista, è finito per essere candidato nel centrosinistra a supporto di De Luca. «Questo modo di fare politica – conclude dello Vicario – non mi appartiene. Gli schieramenti politici in cui prevale il compromesso e l’imposizione, e non la partecipazione attiva e l’affidabilità, sono per me deprecabili. Voglio precisare che la mia non vuole essere una sterile polemica, ma solo una ferma posizione contro un certo modo di fare politica. Ufficializzerò la mia posizione nel prossimo Consiglio Comunale, e continuerò il mio mandato di consigliere comunale da indipendente, confrontandomi con i miei soli ed unici padroni: i cittadini di Aversa».

Dello Vicario, però, non è l’unico ad avere cambiato partito. Olga Diana, come detto, si dichiarò indipendente quasi subito insieme a Giovanni Innocenti. I due (pur essendo stati eletti all’opposizione) sono considerati come una sorta di “àncora di salvataggio” per il sindaco Alfonso Golia in caso di bisogno. Giuseppe Stabile ha costituito il gruppo “Progetto Democratico per Aversa”, mentre Alfonso Oliva, eletto nel Pda ha costituito il gruppo di Fratelli d’Italia aderendo al partito di Giorgia Meloni. Imma dello Iacono è passata da una lista civica a supporto di Golia al partito renziano Italia Viva, movimento al quale sembra aver aderito anche Mariano Scuotri, eletto nella lista “La politica che serve”. Pasquale Fiorenzano e Marco Girone che erano stati eletti nella stessa lista di Imma Dello Iacono, “Obiettivo Aversa”, si sono anch’essi dichiarati indipendenti pur rimanendo fedeli al primo cittadino. A prendere le distanze dalla lista che lo aveva candidato anche il presidente del Consiglio comunale, Carmine Palmiero, che, in occasione dell’ultima seduta dell’Assise, si è dichiarato anch’egli indipendente. Un tourbillon di cambi di casacca dovuto, essenzialmente, a due motivi: la troppa presenza di liste civiche utilizzate solo per la candidatura e il posizionamento politico in vista dell’oramai imminente consultazione elettorale di settembre per il rinnovo del consiglio della Regione Campania.

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