Frignano, si dimette il sindaco Gabriele Piatto: “Mi candido alle Regionali”

di Redazione

Frignano (Caserta) – Gabriele Piatto rassegna le dimissioni dalla carica di sindaco. Con una nota protocollata stamani, venerdì 24 luglio, al Comune di Frignano, il primo cittadino ha riferito che dietro la decisione di lasciare la guida dell’amministrazione comunale c’è la volontà di candidarsi al Consiglio regionale della Campania alle prossime consultazioni di settembre per la lista “Campania Libera” a sostegno del governatore uscente De Luca.

“Come ben sapete, – scrive Piatto in quelle che sono una sorta di lettera aperta alla cittadinanza – le ragioni di tali dimissioni risiedono nella mia volontà di essere candidato al Consiglio regionale della Campania dopo che per 20 anni ho servito la mia comunità in Consiglio Provinciale e per circa 10 anni in qualità di sindaco. Sono state esperienze meravigliose sotto il profilo dei rapporti umani e della conoscenza della mia comunità, ma altrettanto pesanti e difficili per la responsabilità dei ruoli ricoperti. Particolarmente totalizzante è stata l’esperienza di sindaco che più di ogni altra mi ha fatto conoscere e vivere intensamente la mia comunità con tutti i suoi problemi e tutti i suoi disagi sociali”.

E qui Piatto traccia un bilancio del suo operato: “Ho dovuto affrontare l’amministrazione del nostro paese nel periodo di maggiore crisi economica per l’Italia, in cui lo Stato ha ridotto drasticamente i trasferimenti ai Comuni costringendoli a centellinare i servizi paradossalmente in un contesto di grande disoccupazione e di grande disagio economico per la nostra popolazione. Ho trovato un paese in piena emergenza rifiuti caratterizzato da decine di discariche sia nel centro abitato che nelle periferie. Ho dovuto affrontare la costosa bonifica dell’intero territorio con quei pochi Fondi comunali e facendo affidamento a tantissimi espedienti frutto di tanti anni di esperienza politica. Ho vissuto le paure, le ansie e le preoccupazioni di essere sempre solo ad affrontare argomenti così delicati in un territorio definito Terra dei Fuochi dove i poveri Sindaci, che debbono cantare e portare la croce, sono gli unici a cui è attribuita la responsabilità dei problemi mentre le altre istituzioni sfruttano unicamente tali argomenti per fare convegni e propaganda”.

Ancora: “Ho trovato un Comune senza strutture sportive. Il parcheggio dello Stadio era una discarica a cielo aperto, gli spogliatoi dimora per extracomunitari ed il campo di calcio pascolo per le pecore. Oggi lascio una struttura sportiva di alto livello con scuola calcio ed invitante momento di incontro e convivenza civile. Il palazzetto dello sport era una struttura fatiscente e prossima al crollo. Oggi, definita Cittadella dello Sport, è una struttura moderna, perfettamente funzionante in cui si svolgono tornei di pallacanestro, di calcetto ed è utilizzata come centro estivo per ragazzi e punto di riferimento sportivo dei Comuni vicini. Ho trovato delle scuole fatiscenti con problemi strutturali e di abbondanti infiltrazioni di acqua. Sono dovuto intervenire con tutte le difficoltà del caso per costruire praticamente una nuova scuola media sulle macerie di quella vecchia.Ho dovuto combattere contro tutto e contro tutti per consegnare quella bellissima scuola media a Piazza Mazzini ai nostri ragazzi. Nella struttura dell’ex refettorio a via l Maggio, nell’agosto del 2016, ho dovuto costruire in un mese e mezzo e senza adeguate risorse economiche una scuola media provvisoria in attesa che fossero realizzate c completate le opere a piazza Mazzini. Ho riportato all’antico splendore senza impiegare neppure le dalle casse comunali il nostro storico poliambulatorio diventata una moderna struttura che ospita la guardia medica e che di qui a breve ospiterà il servizio di vaccinazione. Ho trovato un cimitero ormai al collasso in cui non vi era neppure più un posto per le sepolture. Ho dovuto adoperarmi per costruire con grande velocità un nuovo cimitero che potesse risolvere anche questa triste tematica. Oggi è in corso di completamento una struttura già in funzione che servirà la popolazione per circa un secolo. Ho trovato all’uscita dell’asse Nola-Villa Literno un viottolo di campagna inadeguato ad un paese civile. Abbiamo realizzato una grande arteria di collegamento con il centro cittadino, ampia, sicura e illuminata. Ho approvato, primo tra i tanti Comuni, il Puc (Piano Urbanistico comunale) che ha disciplinato la programmazione dell’intero territorio comunale dando l’opportunità a tutti i cittadini di poter meglio utilizzare gli spazi all’interno del contesto territoriale, programmando altresì il rilancio delle aree commerciali e produttive”.

Un passaggio particolare sulla pandemia: “Ho dovuto affrontare la gravissima emergenza Covid in un contesto di disagio economico per la mia comunità di proporzioni inimmaginabili. Ed è qui che ho vissuto l’esperienza umana più intensa. Da un lato gli occhi tristi di tanti miei concittadini messi a dura prova per l’impossibilità di lavorare e di sopravvivere, dall’altro quel meraviglioso spirito di solidarietà, di fratellanza, di altruismo, di generosità che la mia comunità ha saputo esprimere e grazie al quale mi ha donato grandi emozioni e grandi insegnamenti”.

Oggi Piatto sottolinea di concludere la sua esperienza “consegnando alla mia comunità un nuovo patrimonio immobiliare e di valori: nuovi uffici comunali su beni sottratti alla criminalità organizzata e riutilizzati per progetti di politiche socio assistenziali a favore dei più deboli e dei più bisognosi oltre all’avvio di una biblioteca per la promozione di politiche culturali”. “Tutto ciò – continua – è stato possibile grazie ai miei cari concittadini che hanno creduto in me e a cui rivolgo il mio ringraziamento di cuore per l’onore che mi hanno concesso. Sento il dovere di dire grazie con il cuore e con l’anima ai consiglieri di maggioranza e agli assessori che con spirito di grande onestà, di continuo sacrificio e brillante impegno hanno realizzato tutto ciò insieme a me dimostrandomi in tutte le occasioni grande stima e fiducia. Sono onorato di avere vissuto e condiviso con loro una pagina indimenticabile della mia vita. Sentirò la mancanza di tutti i carissimi dipendenti comunali ed Lsu a cui esprimo il mio ringraziamento per la loro emozionante collaborazione. Con loro era un clima familiare. Non ho mai sentito dire un ‘No’: sempre disponibili in ogni momento e presenti in tutte le emergenze che negli anni abbiamo dovuto fronteggiare per rendere il nostro paese più vivibile”.

Poi le conclusioni: “Avrei voluto fare molto di più! Avrei voluto realizzare tante altre opere i cui progetti esecutivi cantierabili ho già inviato in Regione! Mi auguro che la mia nuova impresa possa vedere la luce e consentirmi di realizzare tutto quanto. Rappresentare in Regione l’Agro Aversano e la nostra intera Provincia mi consentirebbe di lavorare con maggiore vigore e risorse per risollevare questa terra in cui sono nato, vivo e che amo ed amerò intensamente per tutta la vita”.

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