CASTELVOLTURNO (Caserta). Io non pago il pizzo. E lo slogan che sabato mattina ha accompagnato la manifestazione contro la camorra tenutasi a Castelvolturno, nel casertano, in memoria di Domenico Noviello, limprenditore ucciso lo scorso 15 maggio dal clan dei casalesi perché aveva denunciato i suoi taglieggiatori. video
Un evento organizzato dallamministrazione comunale e dallassociazione Libera di Don Ciotti e Comitato Don Peppe Diana, in collaborazione con le scuole cittadine, lAscom e la Confesercenti Provinciali, le associazioni Alilacco, Arca, Liberamente, Radica, La Voce dei Giovani, Magnificat, Centro Laila, il Bilanciere, la Pro Loco S.Maria del Mare, Bagnara che vive, Centro Fernandes, Jerry E. Masslo, Facimmece quattro risate, Informare, associazione Albergatori, associazione Stabilimenti Balneari, C.s.v. Asso.vo.ce, Jean Piaget, Aphrodite, associazione Allevatori.
Centinaia di studenti, assieme a genitori, insegnanti e rappresentanti delle associazioni, tra cui numerosi extracomunitari, si sono radunati in corteo dinanzi al Palazzo Municipale. Chi non salta illegale è gridavano gli alunni, che esibivano striscioni colorati contro la camorra ma anche per la salvaguardia dellambiente. Dietro il fiume umano venivano innalzati i cartelloni Io non pago il pizzo e denuncio chi me lo chiede, riguardanti la campagna antiracket e antiusura della Casa della solidarietà (numero verde 800.406600) e distribuito il numero speciale del locale periodico Informare con in prima la foto di Domenico Noviello, sovrastata dal saluto della comunità: Ciao Mimmo . In testa al corteo il sindaco di Castelvolturno Francesco Nuzzo, assieme al vicepresidente della Provincia di Caserta, Mimmo DellAquila, al senatore Lorenzo Diana e ai sindaci e rappresentanti dei comuni limitrofi di Mondragone e Falciano del Massico.
Una risposta alla mossa criminale di aver ucciso un cittadino coraggioso che si era rifiutato di pagare il pizzo, ha commentato durante il corteo il sindaco Nuzzo, per il quale il popolo e la scuola hanno partecipato in maniera formidabile. Noi ha aggiunto il primo cittadino – crediamo che la camorra, avendo alzato il tiro con lultimo omicidio, abbia intrapreso una strada che molto probabilmente la porterà alla sconfitta. Oggi Castelvolturno ma anche le città vicine hanno testimoniato che la strada per battere la criminalità organizzata è quella di un forte risveglio della coscienza civile. Se ci riapproprieremo degli spazi di libertà e soprattutto del senso del nostro io, ha concluso Nuzzo – credo che per la camorra non ci sarà più spazio.
Critico il senatore Lorenzo Diana per lassenza delle alte cariche istituzionali. Bisogna dare sostegno alle forze dellordine e alla magistratura, e questo è compito della politica e delle rappresentanze istituzionali, che stamattina avrei voluto vedere qui. Le istituzioni ha aggiunto Diana – non possono sottovalutare quanto accade qui, bisogna camminare di pari passo con le forze dellordine, dalle quali cogliamo sempre un fattivo interesse. Non a caso, l’idea del capo della Polizia Antonio Manganelli di aprire una sede della Squadra Mobile a Casal di Principe.
Lesponente del Pd ha anche commentato lagguato alla 25enne Francesca Carrino, nipote di Anna Carrino, collaboratrice di giustizia ed ex compagna del pentito Francesco Bidognetti, boss del clan di casalesi: Il tentativo di omicidio alla Carrino ha detto Diana – non rappresenta un regolamento di conti ma è una sfida allo Stato. Bisogna respingere questa strategia del terrore.
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