Omicidio-suicidio nel Napoletano: accoltella compagna e poi si lancia dal balcone

di Redazione

Ha preso un coltello in cucina e colpito diverse volte, con una furia cieca, la compagna, uccidendola. Poi si è lanciato nel vuoto dal terzo piano, togliendosi la vita. Lui Giovanni Fabbrocino, 65 anni, non lavorava mentre lei, la compagna Maria Adalgisa Nicolai, 59 anni, era ricercatrice al Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli che ha sede a Portici, centro vesuviano dove viveva la coppia.

I vicini li descrivono come ”una normale coppia, tranquilla e riservata” ma, almeno da quanto si apprende, il rapporto si era incrinato. Vi sono dubbi sul movente. Forse la decisione, da parte di lei, di voler terminare la relazione. Inoltre, sembra che il 65enne negli ultimi tempi accusasse la compagna di aver sottovalutato l’emergenza sanitaria Covid. Nei prossimi giorni la coppia avrebbe dovuto raggiungere i familiari dei lei, in un paesino in provincia di Potenza. Ieri avevano litigato tutta la giornata. I vicini hanno sentito le urla provenire dalla casa situata in via Libertà 216 ma nessuno avrebbe presagito quel tragico epilogo.

Quando i carabinieri sono entrati nell’abitazione hanno trovato il corpo di lei a terra, privo di vita, in un lago di sangue con la lama di un grosso coltello conficcata nell’addome. Nessun biglietto o lettera scritta che lasciasse presagire la tragedia è stato trovato nell’appartamento. Il pm della Procura di Napoli non ha disposto l’autopsia. Le salme saranno restituite ai familiari. IN ALTO IL VIDEO

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