CASERTA. Se la camorra pensa di spaventarmi ha sbagliato. Parole del sindaco di Castelvolturno Francesco Nuzzo, oggetto di minacce scritte sui muri di alcune abitazioni della città del litorale casertano, teatro della strage degli immigrati.
Scritte rinvenute stamani, assieme alle quali cerano anche frasi inneggianti al latitante Giuseppe Setola, leader del gruppo di fuoco del clan dei Casalesi ritenuto responsabile della carneficina del 18 settembre. Non si tratta della prima intimidazione subita dal sindaco-magistrato, eletto in una lista civica di centrosinistra, e dalla sua amministrazione. Infatti, minacce da parte di ambienti legati alla criminalità organizzata sarebbero state ricevute anche dallattuale vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Lorenzo Marcello. Tra le ipotesi, quella dei grandi appalti a Castel Volturno e sul litorale domizio (porto turistico, parchi residenziali, strutture sanitarie) e degli investimenti per 800 milioni di euro previsti dallaccordo di programma fra governo e Regione, su cui la camorra vorrebbe mettere le mani. Intervistato da Sky Tg24, Nuzzo ha parlato della scorta che lui finora ha rifiutato: Nonostante le sollecitazioni delle autorità ho sempre voluto evitare la scorta, tuttavia sono costretto a seguire le scelte dello Stato. Sulla natura delle minacce apparse sui muri: Non so precisamente da cosa siano scaturite. Comunque, credo sia un atto diretto allamministrazione per latteggiamento di resistenza mostrato nei confronti della criminalità organizzata. I cittadini da che parte sono? Non so da che parte siano, cè un silenzio dettato dalla paura. Mi auguro che abbiano un sussulto.