Mareggiate provocano danni a stabilimenti balneari

di Redazione

danni ad uno stabilimento balneareCASTELVOLTURNO. L’Associazione Balneari della Campania, rappresentata dall’architetto Antonio Cecoro, comunica che, in conseguenza degli eventi meteomarini che stanno imperversando in tutta la Campania …

… ed in particolare relativamente alla fortissima mareggiata verificatasi tra il 28 novembre ed il 1 dicembre 2008, si sono avute gravissime ripercussioni sulle strutture balneari prospicienti la costa del Comune di Castel Volturno. Soprattutto in località Ischitella, le recenti mareggiate abbattutesi per l’ennesima volta sulle coste private di arenile dal perdurare del fenomeno erosivo, hanno causato imponenti danni strutturali a diversi stabilimenti balneari (alcuni abbattuti per la settima volta) e fatto registrare un abbassamento della quota degli arenili di circa 3,5 metri sul livello del mare. Gli stabilimenti balneari, a causa dell’erosione della costa, sono esposti in maniera pericolosa alla forza del mare senza più disporre di un lembo di sabbia di protezione e, a seguito degli eventi meteorologici di questi giorni, hanno ceduto. L’impatto della forza del mare sugli stabilimenti è stata tanto violenta da causare gravissimi dissesti statici alle strutture.

“Risulta, inoltre, – afferma Cecoro – che, nonostante la Regione Campania abbia stanziato fondi ed avviato le procedure per la realizzazione del progetto denominato “Opere di difesa della Costa e riqualificazione ambientale del litorale domitio, loc. Ischitella Rif. A.P.Q. – Difesa Suolo”, per la realizzazione di una barriera soffolta che consenta di proteggere e tutelare in maniera efficace l’intera area costiera, a tutt’oggi tali opere non siano state realizzate per cui se ne chiederà una verifica in merito all’attuazione, in quanto il ritardo temporale di questo intervento potrà determinare enormi danni oltre che alle strutture Balneari anche all’abitato costiero. Pertanto, – continua Cecoro – è evidente, anche in relazione all’attuale forte crisi economica che investe il nostro Paese, che tali tipi di interventi rappresentino un’occasione irrinunciabile se si pensa alla perdita di considerevoli flussi turistico-balneari dovuti all’inarrestabile aggravamento dei processi di erosione e al conseguente abbandono progressivo di attività imprenditoriali presenti nella zona, con gravissime ricadute economiche ed occupazionali nel settore turistico e balneare”.

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