CASTELVOLTURNO. I consiglieri comunali di Castel Volturno, Francesco De Robbio, Domenico Giancotti, Sergio Luise, Giovanni Milonte, Luigi Umberto Petrella, Antonio Scalzone, Antonio Spierto, Ferdinando Letizia, hanno inviato la seguente lettera al Prefetto di Caserta, Ezio Monaco.
Il Comune di Castel Volturno, obiettivamente, sta attraversando una delle crisi amministrative più preoccupanti tra quelle vissute nellultimo decennio, crisi aggravata dalla incerta situazione economica dellEnte sullorlo di un dissesto finanziario. Il territorio è afflitto da innumerevoli problemi, alcuni di rilevanza nazionale e ci riferiamo alla presenza opprimente della criminalità organizzata e non , per la quale lo Stato ha attivato i mezzi di difesa e di prevenzione noti a tutti. Le problematiche legate allimmigrazione clandestina, allaccoglienza ed alla mancanza di lavoro e produzione lorda interna aggravano lattuale crisi economica e sociale dellintero territorio di Castel Volturno.
In questo quadro di urgenze, va ad innestarsi la segnalazione degli scriventi, che riferisce limmobilismo amministrativo in cui versa lEnte Comune e, in particolare, vuole segnalare il fatto che ormai, da oltre 5 mesi, a Castel Volturno non viene celebrato un Consiglio Comunale e più precisamente accade quanto segue: il Presidente del Consiglio fissa la seduta di Consiglio che la maggioranza diserta sistematicamente ed in seconda convocazione ne chiede ed ottiene il rinvio a date successive.
E di tutta evidenza che lorgano deputato alla programmazione, al confronto politico produttivo, alla gestione della cosa pubblica, se è inerte come di fatti lo è, allora non espleta il compito assegnatogli dal Popolo, dallo Statuto e dalla Legge: mancando il confronto politico e la programmazione, allora la gestione amministrativa o è di tipo assolutistico e priva di legittimazione, oppure è routinaria. In entrambi i casi si tratta di una Amministrazione carente e di basso profilo. Sicuramente non adatta al territorio ed alle problematiche che ivi giacciono irrisolte.
Di più, limmobilismo consiliare e lassenza di esigenze di confronto programmatico che si riscontra nella mancata celebrazione di Sedute di Consiglio, potrebbe configurare una sovrapposizione alla sussidiarietà verticale , propria della Costituzione Italiana, così come rinovellata nelle modifiche di cui allart. 118, con inversione dei poteri di programmazione, sottratti al Consiglio e riferiti allAmministrazione, fino a delegittimare la normativa dettata e recepita dalla Comunità Europea proprio in materia di sussidarietà, provocando la necessità di intervento di S.E. il Prefetto di Caserta, a norma dellart. 137 del Tuel.
Tutto ciò esposto, gli scriventi esprimono voti affinché la situazione di immobilismo dellAmministrazione di Castel Volturno sia rimossa ed il Consiglio Comunale sia convocato, per lespletamento dei compiti di Statuto e di Legge, a monte delle problematiche contingenti, anche riferite alla ricerca di eventuali equilibri di maggioranza. In tale Consiglio, lAmministrazione venga a riferire circa lattività espletata e giustifichi le motivazioni che hanno provocato il blocco delle attività consiliari.
Chiediamo che i cittadini di Castel Volturno possano partecipare, tramite gli esponenti eletti, alla vita dellAmministrazione esercitando i poteri di programmazione e di confronto propri del Consiglio.