Mozione di sfiducia al sindaco Nuzzo

di Redazione

Francesco Nuzzo CASTELVOLTURNO. La mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Francesco Nuzzo presentata dai consiglieri di opposizione Antonio Scalzone, Francesco De Robbio, Domenico Giancotti, Flavio Iovene, Sergio Luise, Giovanni Milone, Ferdinando Letizia, Luigi Umberto Petrella, Antonio Spierto.

I sottoscritti Consiglieri Comunali premettono:

Ad inizio di mandato l’Amministrazione Comunale presentò gli “ Indirizzi Generali di Governo” , presuntuoso ed enfatico programma di impegni amministrativi; impegni non mantenuti e completamente disattesi.

Si cita, a triste campionatura della premessa:
a) Al primo posto si sbandierava la Legalità quale obiettivo programmatico principale dell’Amministrazione Nuzzo che faceva leva anche sul suo ruolo di Magistrato per rendere più credibile l’impegno proclamato e per carpire più facilmente la fiducia e la benevolenza dell’opinione pubblica. Dopo quattro anni di litigi e divisioni interne alla maggioranza, di assenze continue del Sindaco, di non-governo assoluto, di Consigli Comunali convocati e puntualmente disertati dalla maggioranza ( prova di quanto stiamo dicendo è il fatto che da cinque mesi non si riesce a celebrare un Consiglio Comunale!) il territorio di Castel Volturno è sprofondato in un abisso di degrado sociale, ambientale, economico, culturale e di sicurezza assolutamente impensabile anche per chi nutriva le più catastrofiche previsioni. Castel Volturno è diventato sinonimo di malavita, di rifugio di malavitosi, di spacciatori di droga, di prostitute; luogo quanto mai propizio per ospitare l’immigrazione clandestina che, come detto recentemente da Don Luigi Merola diventa facilmente manovalanza per le organizzazioni criminali. Alla faccia della legalità sbandierata dall’Amministrazione Nuzzo!

b) Per quanto riguarda l’attuazione dell’Accordo di Programma, essa è stata realizzata solo in piccola parte e le opere più importanti e significative sembrano essere state sepolte nel dimenticatoio: vedi, per esempio, l’abbassamento della Domitiana, il recupero del Castello e dell’intero Borgo Medievale di S. Castrese.

c) Mancato coinvolgimento e mancata valorizzazione della professionalità dei dipendenti comunali e ricorso sistematico a nomine di tecnici esterni: Difensore Civico, Responsabile dell’Area Tecnica Sezione Urbanistica e Responsabile Sez. LL.PP., Direttore Generale, Consulenti esterni; nomine che hanno rappresentato e rappresentano una mortificazione per le professionalità residenti ed operanti sul nostro territorio. Al Consiglio Comunale ed all’opinione pubblica di questi funzionari non risultano progetti, verifica e consuntivo del loro operato, funzionalità, efficienza, organizzazione ottimale dei servizi da loro diretti. Essi hanno rappresentato e rappresentano solo un aggravio superfluo della spesa pubblica.
d) Disinteresse assoluto da parte dell’Amministrazione Comunale per l’adozione di un nuovo “Piano Regionale di Classifica per il Riparto della Contribuenza Consortile” (Bonifica).
e) Perdita del Distretto Sanitario per negligenza dell’Amministrazione Comunale: i cittadini di Castel Volturno sono stati privati di un servizio sanitario pubblico essenziale e fondamentale ed ora sono costretti a servirsi di analoghe strutture dei comuni limitrofi.
f) Emergenza rifiuti: uno dei punti particolarmente dolenti, “tragedia ambientale”, “disastro ecologico” pericolo e rischio gravissimo per la salute dei cittadini, gravissime ripercussioni negative per tutti i settori produttivi tipici del nostro territorio. Gravissime responsabilità sono addebitabili al Governo Regionale di sinistra; ma cosa ha fatto l’Amministrazione Comunale di Castel Volturno oltre a nascondere a suo tempo i rifiuti a monte della Domitiana, in siti improvvisati? Quale il programma, quale la strategia? All’opinione pubblica di Castel Volturno non risulta che l’Amministrazione Comunale abbia attuato o abbia in atto studi o progetti per risolvere in modo definitivo e razionale questo gravissimo problema.
g) Perdita di finanziamenti pubblici “P.I.T.” pari a € 2.500.000,00 per la salvaguardia dell’erosione del litorale.
h) Gran parte degli Istituti Scolastici sono al limite dell’agibilità e molti di essi richiedono urgenti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria.
i) Il Sindaco annunciò che a Gennaio 2008 sarebbe stato approvato il P.U.C.; il Piano Commercio non viene approvato sempre per il mancato accordo e divergenze all’interno della maggioranza. Opere pubbliche, piano spiaggia, legalità e sicurezza, tutela ambientale e salvaguardia del territorio, sistemazione e pianificazione del corso fluviale, ………….BUIO PESTO!!! SIAMO ALL’ANNO ZERO!!! Il nostro territorio è terra di nessuno, senza controlli e regole!!! Per la verità un aborto di opera pubblica, cioè la strada litoranea baia-verde è stata sospesa tempo fa per intervento dei Carabinieri per la incapacità gestionale dell’Amministrazione Comunale; fortunatamente sospesa perché consistente in cordoli maldestramente poggiati sulla sabbia e in uno strato inconsistente di brecciame. Alla faccia della strada litoranea!!!

CRISI POLITICA: Crisi politico-amministrativa e amministrazione comunale sono nate insieme, hanno camminato insieme, necessariamente dovranno morire insieme. Infatti uno stato di crisi permanente potrà cessare solo con la fine di questa amministrazione. Un amministrazione che non ha trovato un giorno di pace e di concordia.

Il Sindaco Nuzzo non è stato capace di conservare e motivare i Consiglieri di maggioranza e le sue numerose Giunte. C’è ancora una maggioranza amministrativa a Castel Volturno? E qual è questa maggioranza? I cittadini di Castel Volturno, già si sono espressi sottoscrivendo una petizione di dimissioni del Sindaco. Il popolo ha già sfiduciato questa Amministrazione e buon senso e ragionevolezza politica e rispetto per i cittadini avrebbero dovuto già consigliare il Sindaco a rassegnare dignitose dimissioni. Così non è stato. Per sensibilità personale e responsabilità istituzionale, i sottoscritti consiglieri comunali, alla luce di quanto succintamente sopra esposto, esprimono,
s f i d u c i a

nei confronti dell’Amministrazione Comunale;
c h i e d o n o

che il Presidente del Consiglio Comunale ponga in discussione ai sensi e nei termini di cui all’art. 43 del vigente statuto comunale la presente,
m o z i o n e d i s f i d u c i a

nei confronti dell’Amministrazione Comunale .

Il Presidente del Consiglio Comunale, all’esito della discussione provvederà se del caso, a decretare lo scioglimento del Consiglio Comunale come per legge, avviando poi le procedure per la nomina del Commissario ai sensi della vigente normativa..
Si chiede la convocazione comunale dovuta nei termini disposti dalla legge.

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