Gli arrestati a Carini (Palermo) per le due sparatorie che si sono verificate nella cittadina nel corso dell’estate “si erano esplosi dei colpi di arma da fuoco a vicenda per dei presunti debiti di carburante maturati nel tempo”.
È la ricostruzione data dal capitano Pietro Cugusi, comandante della compagnia dei carabinieri di Carini, che ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Salvatore Zimbardo e Giuseppe Amato, accusati di essere stati i protagonisti di due sparatorie avvenute l’11 giugno e il 5 agosto. “Le indagini hanno consentito di risalire alla responsabilità degli indagati grazie all’ascolto dei vari testimoni e nonostante non siano state trovate le armi”, ha aggiunto Cugusi. IN ALTO IL VIDEO