Aversa (Caserta) – Un’abitazione distrutta da un incendio e una famiglia rimasta senza casa. Accade ad Aversa dove attorno alla vicenda si stanno scatenando alcune polemiche per un mancato interessamento da parte del Comune. A smentire queste accuse è il consigliere comunale Mariano Scuotri che sottolinea come i Servizi Sociali siano prontamente intervenuti, indirizzando la famiglia in una struttura situata sul territorio comunale, nell’attesa di trovare una nuova sistemazione. Struttura che, poi, la famiglia ha lasciato per sua scelta nella stessa giornata.
A raccontare i dettagli è lo stesso Scuotri: “Qualche giorno fa nella nostra città, una persona, che tra l’altro è un mio caro amico (del quale non menziono il nome per rispetto e privacy) ha subìto una sciagura: la casa si è incendiata e distrutta in seguito ad un incidente domestico. Immediatamente, in poche ore (ma non perché fosse mio amico, chiariamolo perché è bene chiarirlo in una città in cui si scambiano i servizi pubblici per piaceri personali; o meglio, in una nazione in cui il favore ha più valore dell’efficienza), dopo aver contattato me, il sindaco e un gruppo di bravissime volontarie della città, è stato indirizzato, come si sarebbe fatto per ogni cittadino che avesse contattato il Comune, all’Ufficio Servizi Sociali, dove i nostri assistenti, nella stessa giornata dello sfortunato evento, hanno indirizzato lui e la sua famiglia presso una struttura del territorio comunale, con l’accordo che li avremmo aiutati a trovare poi una abitazione stabile in tempi rapidi”.
Dopo poche ore, però. la persona in questione, con tutta la sua famiglia, ha abbandonato la struttura senza dare precise spiegazioni. “Fin qui nulla di scandaloso, – commenta Scuotri – potrebbe anche essere che, avendo trovato per conto loro una sistemazione migliore, a loro avviso abbiano optato per quest’ultima. Noi il servizio lo abbiamo prontamente offerto e attivato: chi ne beneficia può decidere poi se usufruirne o meno. Il problema è che, dopo poche ore e fino ad oggi, sono giunte accuse di ‘indifferenza del comune e delle istituzioni’, gridando allo scandalo, come se davvero avessimo osato lasciare una famiglia in mezzo alla strada, cosa che invece non è per nulla avvenuta, anzi. Ora, con il massimo rispetto per la disperazione e l’esasperazione che un essere umano può provare in una condizione di disagio del genere, a me queste falsità e queste calunnie puzzano di bruciato, e mi fanno pensare ad una voluta faziosità volta a screditare l’immagine del nostro lavoro e dell’Ufficio Servizi Sociali, il quale, invece (come è normale che sia, senza particolari meriti), ha risposto prontamente e in modo efficiente”. “Forse, in questa terra dei paradossi, – incalza il consigliere comunale – è troppo strano e scomodo che in un comune i servizi funzionino per davvero? Abbiamo forse fatto fallire il progetto di discredito attivato da qualcuno attraverso questi mezzi subdoli e gravi? Mi dispiace, ma le cose stanno cambiando, ed è finito il tempo in cui l’inerzia delle istituzioni vi permetteva di fare le vostre campagne elettorali infangando gli altri e utilizzando inefficienze e disfunzioni che in un Paese normale non dovrebbero esserci”.