Sant’Antimo (Napoli) – Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, i carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Giugliano in Campania hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo del pubblico ministero nei confronti di tre persone, rispettivamente di 28, 26 e 19 anni, residenti a Sant’Antimo e Grumo Nevano, ritenute gravemente indiziate dei delitti di tentato omicidio e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.
Il provvedimento restrittivo è stato adottato nell’ambito di un’attività d’indagine delegata ai Carabinieri in seguito all’efferato fatto di sangue avvenuto a Sant’Antimo lo scorso 20 settembre, durante del quale venne gravemente ferito un giovane che, per le lesioni riportate, subì anche l’amputazione di entrambi gli arti inferiori.
Intorno alle 23.30 circa, la vittima, Gaetano Barbuto Ferraiuolo, 21 anni, veniva aggredita in viale Europa. Nel corso della colluttazione l’uomo veniva colpito al capo, più volte, con il calcio di una pistola calibro 9 dalla quale poi venivano esplosi colpi di arma da fuoco che attingevano la vittima alle gambe e alla zona inguinale. L’uomo, ferito gravemente, veniva lasciato in fin di vita riverso sulla strada. Le immediate attività investigative, rinforzate anche da una minuziosa analisi delle fonti di prova raccolte, hanno portato al provvedimento restrittivo nei confronti dei tre giovani.