Mondragone (Caserta) – Nel corso della mattinata di mercoledì 14 settembre (come già accaduto con diversi manufatti abusivi nel comune di Cellole) è iniziata la demolizione integrale del complesso di immobili abusivi che costituiscono lo stabilimento balneare denominato “Lido Papele”, ubicato nel Comune di Mondragone, in località “Stercolilli”. I manufatti abusivi oggetto di demolizione (con conseguente ripristino dello stato dei luoghi) insistono su di un’area demaniale marittima occupata abusivamente di circa 4.638,70 di forte impatto ambientale, in quanto si sviluppa a brevissima distanza dal mare, denominata “battigia”.
La tipologia dei manufatti abusivi realizzati, privi di qualsiasi autorizzazione comunale, sono numerosi: un locale in muratura composto da quattro alloggi destinati a civile abitazioni per un totale di 550 metri quadrati; locale muratura adibito ad officina-carrozzeria di circa 71,10 metri quadrati; 2 corpi di fabbrica composti da 13 servizi igienici per un totale di 28.60 metri quadrati; molteplice pedane in cemento armato su cui sono stati realizzati unità abitative interamente recintante tipo bungalow costituite ognuna da 3 prefabbricati e roulotte eccetera, utilizzate in gran parte ad uso residenza estiva nonché residenza stabile, costruiti abusivamente su area del demanio marittimo, privi di reti fognari comunali (elevati rischi igienico sanitario).
“Manufatti – si legge in una nota della Procura di Santa Maria Capua Vetere – che rientrano nel Lido Papele e che non solo si presentano in gravissime condizioni di degrado che generano precarie condizioni igienico-sanitarie, ma sono stati realizzati senza alcun criterio sismico poiché gli stessi sono privi di qualsiasi autorizzazione amministrativa e di agibilità-collaudo sismico. Ciò provoca un pericolo per l’incolumità sia per le persone residenti e sia per i cittadini che frequentano la zona. La superficie interessata è coperta da diversi vincoli: vincolo paesaggistico ambientale (decreto legislativo 42/04), vincolo demanio marittimo, vincolo sismico e di inedificabilità dal piano regolatore comunale”.
L’ordine di demolizione disposto dalla Procura prevede l’abbattimento dei manufatti, l’acquisizione dell’area di sedime sulla quale insistevano gli stessi, l’attivazione delle procedure tendenti al recupero delle spese giudiziarie nei confronti del costruttore abusivo, nonché l’integrale applicazione della normativa in tema di sicurezza nei cantieri e recupero dei materiali residuati dalle demolizioni.
La Procura della Repubblica sammaritana continua, pertanto, nella doverosa attività di demolizione dei manufatti abusivi consentendo, in tal modo, il ripristino dell’integrità del territorio. A tal fine, allo scopo di riaffermare i principi di legalità e giustizia in una provincia in cui a lungo è stata praticata e alimentata invece l’illegalità, è stato riorganizzato e potenziato l’Ufficio Demolizione, con personale di polizia giudiziaria appartenente alla sezione dell’Arma dei Carabinieri, ufficio che coordinerà le procedure per le ulteriori demolizioni dei manufatti abusivi insistenti in Provincia di Caserta. L’attività di demolizione sensibilizza le comunità a un uso del territorio appropriato e rispettoso, trasmettendo il messaggio inequivocabile che l’abusivismo viene combattuto fino in fondo e che, soprattutto, non è conveniente.