Aversa (Caserta) – Una rissa tra ragazzi evitata nella oramai famigerata piazza Paul Harris (che si sta pensando di interdire ai cittadini) grazie all’intervento del sindaco Alfonso Golia e dei volontari della Protezione civile aversana. Non accenna a cambiare l’atteggiamento dei minorenni aversani, e dei loro (più colpevoli) genitori, nonostante Aversa viaggi, oramai, oltre i 600 positivi attuali.
A renderlo noto lo stesso sindaco Alfonso Golia che ha rivelato: «Sono stato in giro con i volontari della Protezione Civile e i vigili urbani. Abbiamo costatato che la gran parte di chi sta in strada indossa correttamente la mascherina anche se in varie occasioni qualcuno l’ha indossata solo dopo il nostro invito. Siamo stati anche in Piazza Paul Harris dove è stato disperso un assembramento a seguito di un accenno di rissa». «Dico questo – continua il primo cittadino aversano – per evidenziare che noi ci siamo, i controlli ci sono nonostante gli organici delle forze dell’ordine siano colpiti dal virus (il riferimento è alla chiusura del locale commissariato della polizia di stato, ndr), ma senza la collaborazione di tutti con comportamenti responsabili sarà difficile uscire da questa situazione». Per quanto riguarda i numeri dell’epidemia, Golia continua: «Ho inviato una nuova missiva al direttore generale dell’Asl, all’unità di prevenzione e al direttore del distretto per chiedere comunicazioni congrue e che mettano il comune in condizione di poter attivare tempestivamente tutti i servizi necessari per assistere i concittadini contagiati e in isolamento domiciliare».
In conclusione, l’appello accorato in un momento in cui sono in molti a temere per Aversa e per i comuni che gli fanno da cintura, anch’essi con numeri preoccupanti, l’istituzione di una zona rossa in considerazione dei numeri. «Siamo tutti preoccupati – conclude il primo cittadino aversano – per la curva del contagio che sale vertiginosamente in città, in provincia, in Regione e nel resto d’Italia. In attesa di quelle che saranno misure più restrittive che verranno decretate a livello nazionale o regionale (ritengo inevitabile che oramai ciò avvenga), vi invito nuovamente ad uscire se e solo se c’è necessità ed urgenza ed evitate assolutamente strade, luoghi o locali affollati. Non è più il momento di puntare il dito e guardare sempre al comportamento degli altri, ora abbiamo la responsabilità di proteggere le persone a noi care restando in casa».