Usi civici, il dramma dei balneari e il degrado del lungomare

di Redazione

 CASTEL VOLTURNO. “Ci hanno invitato ad intervenire come Pro Loco e noi cerchiamo di dare una risposta a quelle persone che in queste settimane sono state colpite dall’ordinanza di abbattimento per occupazione dei suoli definiti ‘Usi Civici’.

Ma abbiamo fatto di più al fine di aprire un dibattito sulla questione della promozione territoriale…”. Con questo inciso il direttivo della Pro Loco Volturnum Castri Maris ha deciso di prendere posizione su una questione delicata del territorio di Castel Volturno: quella degli Usi Civici a ridosso delle aree demaniali di Castel Volturno. “Come si fa a parlare di turismo e promozione territoriale, in una città dove per anni non è stato deciso di dare un indirizzo concreto per il comparto balneare; di porre delle regole serie e uguali per tutti. Colpa della Regione, colpa delle gestioni politiche territoriali, colpa dell’incultura di chi ne ha approfittato e ha speculato sul vuoto normativo o sulla mancanza di controlli”.

Da un incontro effettuato con il referente zonale dell’AssoBalneari, Crescenzo Noviello, si è appreso quanto segue che gli Usi Civici non sono altro che: quei diritti spettanti a una collettività (e ai suoi componenti), organizzata e insediata su un territorio, il cui contenuto consiste nel trarre utilità dalla terra, dai boschi e dalle acque. Bene con l’arretramento della costa per via dell’erosione, con le riperimetrazioni demaniali succedutesi negli anni, alcuni stabilimenti balneari sono stati costretti a cedere al mare arretrando di conseguenza e nel contempo come è avvenuto a Destra Volturno e in Baia Verde si sono costruiti dei parcheggi proprio su questi suoli, che nel contempo visto che non sono stati affrancati, liquidati ecc (la disciplina in tale senso è particolarmente complicata), nonché visto che non vi è mai stato un Piano Regolatore o un piano di utilizzo della costa, o ancora un piano spiaggia che si doveva discutere quest’autunno, non è mai stato deciso di dare una destinazione turistica di questi suoli e pertanto oggi sono scattate perentorie delle ordinanze di abbattimento.

“Quello che ci chiediamo come Pro Loco Volturnum, – continua il sodalizio – è che fine faranno questi suoli? Come saranno gestiti dalla comunità, una volta che saranno lasciati liberi? Sussisterà il rischio che diverranno preda di degrado, come sta accadendo già ai suoli della Riserva ubicati a ridosso del lungomare a zig zag e da ‘primato dei primati’ che ha Baia Verde?”.

In effetti, sino ad oggi, nonostante lo stato di precarietà in cui operano e sono costretti ad operare gli operatori balneari di Destra Volturno e di Baia Verde, gli stessi hanno permesso alla città di vivere di quel poco di turismo mal gestito.

La fiondata degli “Usi Civici” odierna ha risvegliato l’orgoglio di una categoria ferita. I timori sono tanti, in quanto sono tanti gli esempi della storia cittadina nel comparto turistico che destano sgomento: uno di questi è il lungomare di Baia Verde, dove nel tratto nord, i marciapiedi sembrano non ultimati, mentre lungo il percorso sono evidenti i segni del vandalismo e del degrado. Si è appreso, inoltre, che dal comparto tecnico del comune stanno provvedendo a trovare delle soluzioni rapide per coloro che si sono messi in regola auto demolendo.

“Noi – cita la nota della Pro Loco Volturnum – ci auspichiamo che sulla vicenda si possa giungere una soluzione condivisa, rispettosa della legge, ma rispettosa anche delle condizioni di sviluppo di un settore che chiede aiuto da anni. Pertant, ieri mattina abbiamo incontrato Noviello, al fine di attivare una collaborazione tra associazioni per affrontare questo e altri problemi legati alla promozione del territorio”.

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