Carinaro (Caserta) – La chiusura dei circoli politici, disposta dal sindaco Nicola Affinito nella sua ordinanza contenente alcune restrizioni per favorire il contenimento del contagio da Covid-19, finisce per diventare terreno di scontro tra maggioranza e opposizione. Da ieri è in atto un botta e risposta tra le due fazioni. Da un lato, il Partito Democratico che ritiene tale misura come “lesiva delle libertà costituzionali” e frutto di “un’interpretazione errata”, in buona o cattiva fede, del Dpcm di Conte. Dall’altro, la maggioranza consiliare che difende la propria scelta adottata, sottolinea, esclusivamente “a tutela del diritto alla salute”.
Oggi l’amministrazione Affinito torna sulla questione, ribadendo di aver agito per senso di responsabilità. “Premettendo che non avremmo mai voluto polemizzare in un momento tanto difficile per la nostra Nazione, e su tale circostanza concordiamo con gli amici del Pd, non possiamo esimerci dal formulare alcuni rilievi circa quanto dagli stessi asserito. Gli associati del Pd – spiegano dall’amministrazione – parlano di interpretazione restrittiva del Dpcm, affermazione assolutamente difforme dalla ratio del provvedimento sindacale e più in generale da tutti quelli emanati dal governo che tutti noi ben abbiamo imparato a conoscere in questi mesi. Non può parlarsi di restrizione, infatti, quando si tutela un bene primario quale quello della salute, bensì di responsabilità. Ribadiamo che il provvedimento del Sindaco, che interessa anche altre realtà presenti in piazza Trieste, ha il solo ed evidente scopo di proteggere le categorie fragili che spesso frequentano la zona in questione, come gli associati Pd ben sapranno”.
Sulla presunta erronea interpretazione del Dpcm la maggioranza rispedisce al mittente tale considerazione e invita il circolo del Pd “a condividere in questa fase drammatica tutti quei provvedimenti che vanno nella mera direzione di tutelare la cittadinanza”. Mentre sull’attività di studio e di disbrigo delle pratiche ordinarie, “restiamo stupiti – continuano dalla maggioranza – che nell’era moderna le stesse non possano essere utilmente svolte per un periodo limitato attraverso i mezzi telematici, evitando quindi la presenza fisica in sede, in ossequio al dettato del Dpcm tanto citato”. E sulla vigenza dell’ordinanza l’amministrazione ricorda che “non è assolutamente necessaria la previsione di un termine finale, dato che non si può prevedere l’evoluzione dell’emergenza sanitaria e pertanto indicare una data di scadenza non avrebbe avuto senso alcuno. Semplicemente, come già affermato da quest’Amministrazione, appena possibile verrà operata la revoca della stessa ordinanza, cosa che auspichiamo avvenire in breve tempo”.
Sostenendo di voler “accantonare le questioni giuridiche che in questo frangente poco interessano al popolo carinarese”, e auspicando di essere stata esaustiva e di non dover più ritornare sull’argomento, la maggioranza accoglie con favore la collaborazione che il gruppo Pd e tutte le altre realtà presenti sul territorio stanno offrendo nel rispettare il provvedimento in questione. E ribadisce: “Teniamo a specificare con fermezza, qualora fosse ancora necessario, che la ‘Stella Polare’ dell’Amministrazione Comunale in carica resta e sarà sempre l’interesse della comunità carinarese considerata nella sua interezza, senza escludere nessuno”.