Carinaro (Caserta) – Le preoccupazioni sull’insediamento, nella zona industriale Asi, di un impianto di produzione di biometano da Forsu (frazione umida dei rifiuti), sul territorio di Gricignano non risparmiano le comunità limitrofe, come quella di Carinaro, facendo riaffiorare lo spettro della “puzza” che, solo pochi anni fa, scatenò la rivolta di migliaia di persone contro l’azienda “Ecotransider”.
Il primo ad informare i suoi concittadini carinaresi è il consigliere di opposizione indipendente Stefano Masi: “Mi dispiace a dover esser proprio io a informare la nostra comunità che da qualche giorno sul sito Viavas della Regione Campania è stata pubblicata la documentazione relativa ad una proposta di insediamento, nel comparto Asi-Aversa Nord, di un nuovo stabilimento deputato al trattamento di rifiuti. Si tratta, in particolare, di un impianto destinato alla produzione di Biometano, derivante da Forsu (frazione umida). L’area su cui si vorrebbe far sorgere lo stabilimento ha un’estensione di ben 40mila metri quadri ed è, sebbene situata nel tenimento di Gricignano, a circa 500 metri dal confine con Carinaro. E’ davvero incredibile come, mentre i nostri vicini da giorni non parlino d’altro, da noi la notizia sia passata totalmente sotto silenzio, e ciò certamente per una chiara omissione di chi ci governa. A Gricignano, infatti, anche dopo la chiusura di EcoTransider, a causa della frequente persistenza di miasmi provenienti dalla zona Asi, la popolazione è ancora molto scossa e sembra non guardare di buon occhio la notizia della richiesta di tale nuovo insediamento. E credo che la notizia non faccia star del tutto sereni anche i nostri concittadini”.
Per Masi la domanda sorge spontanea: “E’ mai possibile che chi ci governa taccia di fronte a tutto ciò? Tale interrogativo è ancor più doveroso considerando che c’è chi non ha dimenticato quanto scritto nel programma elettorale firmato da tutti i componenti della maggioranza: ‘Evitare l’ulteriore insediamento di industrie insalubri pericolose, calate troppo spesso sul nostro territorio senza avere possibilità decisionale’. È davvero grave, pertanto, che la nostra amministrazione sull’argomento sia del tutto sonnacchiosa: così facendo, infatti, non contravviene soltanto alla parola data o a un dover etico di trasparenza verso la comunità ma vìola la legge e con essa i diritti dei cittadini. Il Testo Unico sull’Ambiente, infatti, all’articolo 24, comma 2, stabilisce che della proposta progettuale sia data notizia anche all’albo pretorio comunale delle popolazioni interessate. Tale adempimento è importantissimo: al progetto presentato, entro il termine stabilito dalla norma, tutti i cittadini possono presentare osservazioni. Ma come possono i carinaresi sapere queste cose se l’amministrazione di Carinaro anche in questa vicenda sembra guardare altrove? Possibile che il sindaco, l’assessore all’Ambiente e il tecnico incaricato siano così distratti di fronte ad un avvenimento così importante per la nostra comunità?”
“Spero con tutto il cuore – continua Masi – che chi di dovere s’impegni ad approfondire la questione, verificando in primis la regolarità di tutta la procedura, nonché si preoccupi di consultare la nostra popolazione che su un tema così importante ha tutto il diritto di essere informata per poter esprimere un’opinione consapevole. Già con la vicenda della variante la maggioranza e i suoi tecnici di fiducia mi sembra che abbiano guardato con distrazione al quadro normativo di riferimento, speriamo che almeno stavolta i soldi che paghiamo per stipendi e indennità non siano del tutto sprecati. In ogni caso questo è il meno: non vorrei che anche stavolta si finisse per dare l’impressione che la tutela dell’ambiente e il governo del territorio siano materie che la maggioranza preferisce lasciare decidere alle superiori autorità. E’ il momento di agire, e anche con le difficoltà causate dal Covid, è doveroso che l’amministrazione assuma le iniziative più utili per la difesa degli interessi della nostra comunità”.