Carinaro (Caserta) – “In sede di conferenza di servizi esprimeremo la nostra contrarietà al biodigestore”. Lo ribadisce l’amministrazione comunale di Carinaro, guidata dal sindaco Nicola Affinito, nell’illustrare tutto l’iter finora intrapreso per dire “no” all’impianto di biometano da Forsu (frazione umida dei rifiuti) che la società “Ambyenta Campania” ha chiesto di realizzare nella zona Asi “Aversa Nord” sul territorio di Gricignano. – continua sotto –
“Premesso che, fedeli al nostro programma elettorale in cui l’ambiente e il rispetto del nostro territorio sono alcuni dei pilastri fondamentali e memori della battaglia che ci ha visti coinvolti come cittadini e come comunità per la lotta alla fabbrica della puzza di Ecotransider, – esordisce la maggioranza Affinito – abbiamo sin da subito raggiunto le amministrazioni territorialmente coinvolte per capire, innanzitutto, se si andasse tutti nella stessa direzione. In considerazione della situazione epidemiologica che stiamo vivendo, si è svolta una riunione da remoto in data 12 novembre, con i sindaci e i delegati all’Ambiente delle amministrazioni di Carinaro, Gricignano, Teverola e Marcianise, durante la quale abbiamo sancito unione di intenti relativamente al detto impianto. Abbiamo detto ‘no al biodigestore’ in quella sede, al netto delle valutazioni di tipo tecnico, perché non ci stiamo a continuare a consentire uno sfruttamento selvaggio del nostro territorio soprattutto a parte di industrie insalubri, in una zona industriale come la nostra che sorge vicino al centro abitato. Abbiamo, inoltre, presentato le nostre osservazioni alla Regione Campania in data 20 novembre, con riscontro avente numero di protocollo 1080; osservazioni che hanno prodotto parere negativo all’insediamento in primis perché non rispetta la normativa vigente dal punto di vista dei vincoli ambientali e urbanistici e poi perché a nulla ci serve un impianto del genere dato che l’Ente d’Ambito ha già previsto l’autosufficienza dei territori relativamente alla gestione dei rifiuti attraverso l’individuazione e la localizzazione degli impianti. (si pensi che questo impianto andrebbe a lavorare più di 100mila tonnellate di umido annue, la nostra comunità all’anno produce circa 2000 tonnellate)”. – continua sotto –
“Abbiamo tenuto – continuano dalla maggioranza – in una riunione sabato scorso, sempre da remoto, con le associazioni presenti sul territorio regolarmente invitate per informarle (prot. 10999 in data 26 novembre 2020) e confrontarci sulla questione. Abbiamo richiesto, insieme alle altre amministrazioni, un incontro con il presidente della Commissione Ambiente in Regione (data 13 novembre 2020 prot. in partenza 10840). Abbiamo fatto di più, abbiamo richiesto congiuntamente una convocazione di inchiesta pubblica alla Giunta Regionale della Campania ai sensi dell’articolo 24 bis del decreto legislativo 162/2006 (data 24 novembre 2020 prot. partenza 10900)”. “Il progetto – spiegano – è attualmente ancora in fase preistruttoria in Regione Campania, proprio ieri il Consorzio Asi Caserta ha diramato un comunicato in cui precisa di non aver effettuato alcuna assegnazione dei terreni alla società proponente e che la documentazione in possesso del consorzio è difforme da quella trasmessa alla Regione Campania. Questa amministrazione ritiene che le battaglie ambientali non abbiano colore politico, soprattutto alla luce di quarto sta accadendo nel mondo e soprattutto quando hanno come fine ultimo garantire diritti costituzionalmente garantiti quali quello alla salute (articolo 32). La fase in cui si trova il progetto è embrionale e abbiamo intenzione di coinvolgere associazioni, opposizioni e chiunque voglia darci il suo sostegno e contributo per scongiurare il sorgere di questo biomostro, a livello locale, come comunità di Carinaro, a livello intercomunale come già stiamo facendo in stretta sinergia e coordinamento con sindaci e delegati degli altri comuni, che in questa sede ringrazio, per il lavoro e l’impegno che stanno profondendo al nostro fianco e, come anticipato prima, coinvolgendo nelle opportune sedi istituzionali, anche i nostri rappresentanti in regione e, qualora si rivelasse necessario, coinvolgeremo anche i livelli più alti”. – continua sotto –
“Il governo cittadino – concludono dall’amministrazione Affinito – si è messo al lavoro ad una proposta di delibera per dare mandato al nostro ufficio tecnico di rappresentarci in conferenza dei servizi ed esprimere la nostra contrarietà all’insediamento che gridiamo a gran voce. Vista la tematica così importante abbiamo ritenuto doveroso includere e coinvolgere l’intero Consiglio Comunale sulla questione nell’ottica della condivisione e dell’auspicabile unicità della direzione che è quella del no al biodigestore”.