Aversa (Caserta) – “Quello che è accaduto nella giornata di ieri nell’aula consiliare del comune di Aversa è quanto di più grave ed ingiustificabile si potesse mai umanamente e politicamente immaginare”. Così il segretario cittadino del Partito Democratico, Francesco Gatto, all’indomani della mancata approvazione del bilancio che ha visto un pezzo della maggioranza di centrosinistra esprimere voto contrario assieme all’opposizione, decretando la fine prematura dell’amministrazione retta dal sindaco dem Alfonso Golia. – continua sotto –
“Un atto inaudito, irresponsabile ed inammissibile”, sbotta il coordinatore del Pd aversano, sottolineando: “Inaudito perché commesso da consiglieri del Pd che di fatto hanno dimostrato che nulla hanno a che vedere con chi in questo partito e nei suoi valori fondanti ci ha creduto veramente fino dall’inizio. Lo dichiaro a chiare lettere: loro non sono il Partito Democratico e non lo saranno mai. Il Pd non è il partito che manda a casa un suo sindaco e la sua giovane classe dirigente che per un intero ventennio all’opposizione ha combattuto e osteggiato le logiche di spartizione messe in campo dal centro destra. Irresponsabile perché questo vile ed irresponsabile gesto si concretizza nel pieno di una pandemia, nel momento in cui la città necessita come non mai di una guida amministrativa, e ancor più grave viene motivato da uno di questi soggetti in dichiarazione di voto adducendo la scelta del voto contrario alla mancata defenestrazione del dirigente dell’area contabile e dell’assessore al ramo. Inammissibile perché questi soggetti, mai visti durante i lunghi anni di opposizione, mascherati da democratici sono saliti sul carro del vincitore ed alla prima occasione utile hanno demolito tutto il lavoro profuso da un gruppo di giovani che per anni ha creduto nel rinnovamento della classe dirigente e nel cambiamento della macchina amministrativa. Sicuramente avallati da qualche istituzionale compiacente e spinti dalla bramosia dell’apparire a tutti i costi hanno inscenato un disgustoso teatrino dell’orrore”. – continua sotto –
“Da iscritto al partito che mi onoro di rappresentare – incalza Gatto – provo vergogna per il comportamento di una parte del gruppo consiliare del Pd, a differenza dei grandi segnali di maturità politica che sono arrivati dagli altri gruppi consiliari di maggioranza, che avendo sottoscritto il programma non hanno mai tentennato ed hanno dato apporto fermo, costante e leale al sindaco Golia. Errori sono stati sicuramente commessi sia in giunta che in consiglio, potevamo sicuramente fare di più e meglio per la nostra città in questo anno e mezzo, ma questo non giustifica assolutamente quanto accaduto. Non si può pensare di buttare il bambino e l’acqua sporca”. – continua sotto –
Già dalle prime ore di martedì mattina Gatto si è messo in contatto con la dirigenza provinciale regionale e nazionale del Pd affinché venga fatta luce sulla vicenda. “Chiederò alla presidente – fa sapere il segretario – di convocare quanto prima una assemblea degli iscritti per dare la possibilità alla base del partito di esprimersi sull’espulsione di questi soggetti, se ciò non dovesse accadere a malincuore sarò costretto a considerare l’idea di lasciare il Pd, perché un partito che avalla comportamenti simili non è può essere il mio partito. Mi batterò senza sosta in tutte le sedi affinché il Pd prenda una posizione netta sull’accaduto e dei provvedimenti drastici sugli artefici della caduta della nostra amministrazione”.