Aversa (Caserta) – Denunciano “l’abuso di potere” e “l’ignoranza” con cui, a loro avviso, sono stati estromessi dal gruppo consiliare del Partito Democratico i consiglieri Paolo Santulli (capogruppo), Eugenia D’Angelo, Maurizio Danzi e Francesco Forleo, tra i cosiddetti “dissidenti” della maggioranza che, col loro voto contrario, insieme a quello di tutta l’opposizione, hanno mandato sotto il sindaco Golia nella votazione sugli equilibri di bilancio nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale. – continua sotto –
Le accuse, in particolare, sono rivolge al coordinatore cittadino del Pd, Francesco Gatto, e agli altri due consiglieri piddini Erika Alma e Vincenzo Angelino che continuano a restare fedeli alla coalizione a sostegno del primo cittadino. In una nota inviata lo scorso 2 dicembre alla presidenza del Consiglio Comunale, infatti, i tre hanno sconfessato Santulli e company, affermando che il gruppo consiliare Pd è costituito solo da Alma e Angelino, con Alma capogruppo. Ma i quattro consiglieri “estromessi” non ci stanno e rivendicano di essere maggioranza nel gruppo consiliare. – continua sotto –
“Ricordando che in Italia vige ancora la Democrazia, – si legge in una nota dei quattro consiglieri indirizzata al presidente del Consiglio – valutato che gli organi di disciplina del Partito Democratico sono gli unici preposti ad espellere iscritti e consiglieri; considerato che il Titolo IV del regolamento Consiliare, capo IV art. 78 punto 1, recita: ‘Ciascun gruppo procede all’elezione del proprio capogruppo e ne dà comunicazione entro 10 giorni al Presidente del Consiglio Comunale; comma 2: in difetto della comunicazione è considerato capogruppo il consigliere anziano; tenuto conto che il gruppo dei consiglieri eletti nella lista del Pd non ha ritenuto di inviare alcuna comunicazione confermando capogruppo Paolo Santulli quale consigliere anziano”. – continua sotto –
“Non essendo intervenuta – continuano – da parte della maggioranza dei consiglieri appartenenti al gruppo alcuna richiesta di variazione, che può determinarsi solo alla luce del regolamento con una votazione”, i quattro consiglieri, ritenendo “di comporre, a tutti gli effetti, il gruppo Pd in carica”, scelgono di “confermare il consigliere anziano Paolo Santulli quale capogruppo” e sottolineando che “quattro consiglieri su sei, la maggioranza del Pd, determina tale scelta”, quindi la presidenza del Consiglio “può considerarla, se necessario, il frutto di una votazione” tale da soddisfare quanto previsto nel regolamento consiliare.