Aversa (Caserta) – Diffidano il Comune di Aversa ad eseguire, nell’immediato, i collaudi e le prime accensioni degli impianti di riscaldamento dei locali dell’istituto comprensivo statale “Domenico Cimarosa” (IV Circolo). Sono i rappresentanti dei genitori facenti parte del Consiglio di Istituto della scuola di via Paolo Riverso, costituita da quattro plessi non frequentati dagli alunni da tempo a seguito dei provvedimenti anti-Covid adottati dai governi nazionale, regionale e locale. Per i genitori, infatti, sussiste il rischio che al rientro (eventuale, salvo ulteriori proroghe dovute alla situazione epidemiologica) del prossimo 7 gennaio, sancito di fatto dall’ultima ordinanza emanata dal sindaco Alfonso Golia (sospensione fino al 23 dicembre, quindi ritorno in presenza a dopo festività natalizie), i ragazzi siano in classe al freddo. – continua sotto –
In una nota inviata al sindaco e alle autorità preposte, i genitori scrivono: «Nel periodo di chiusura forzata degli edifici scolastici, come da provvedimenti emessi, hanno avuto accesso ai plessi solo ed esclusivamente un ristretto numero di persone per lo più svolgenti attività di carattere amministrativo. Tale stato di cose ha comportato il mancato uso delle strutture scolastiche da parte dell’utenza principale, ovvero da parte di alunni e studenti, con la diretta conseguenza che non sembra essersi ravvisata, da parte dell’ente comunale, la necessità di tenere l’ambiente scolastico come se lo stesso fosse fruito. Quanto detto è rafforzato dal fatto che da tempo la dirigenza dell’istituto sta sollecitando l’intervento del tecnico comunale incaricato del collaudo e della prima accensione delle caldaie a servizio dei riscaldamenti degli edifici scolastici. Nel silenzio dell’amministrazione, il dirigente scolastico si è visto costretto anche a diffidare, con atto formale, l’ente locale affinché procedesse alla suddetta attività». – continua sotto –
«La faccenda – continuano i rappresentanti del Cdi – è resa ancor più grave dal fatto che siamo oramai giunti al mese di dicembre, momento dell’anno in cui i riscaldamenti avrebbero dovuto già essere funzionanti da diverse settimane, ed alle porte dei due mesi più freddi dell’anno, ed ancora non si ha alcuna notizia circa lo svolgimento di un controllo ed una attività tecnica che, allo stato, avrebbe già dovuto essere stata svolta da lungo tempo. Tale circostanza è del tutto inaccettabile e sicuramente non degna di una comunità che vuole definirsi civile. Peraltro, ad oggi, non è dato sapere quale sia in concreto l’attività che l’ente locale ha svolto in merito alla richiesta di accensione degli impianti di riscaldamento. E’ certamente interesse di carattere collettivo e di tutta l’utenza dell’Istituto che l’autorità preposta adotti tutte misure volte ad evitare il verificarsi delle criticità sopra indicate nonché essere messo a conoscenza e partecipe di quanto fatto e di ogni eventuale elemento impeditivo». – continua sotto –
A seguito dell’ultimo provvedimento governativo, cui è seguita l’Ordinanza della Regione Campania numero 95 del 2020, e, da ultima, l’ordinanza del sindaco di Aversa numero 71, è stata fissata, di fatto, la ripartenza delle attività scolastiche dal 7 gennaio prossimo, i genitori chiedono alle autorità comunali, diffidando le stesse, a voler provvedere, ad horas, ad eseguire i collaudi e le prime accensioni degli impianti di riscaldamento degli edifici afferenti all’Istituto “Cimarosa”. «Ciò – sottolineano – al fine di evitare che i bambini ed i ragazzi che frequentano la scuola dell’infanzia, e la scuola primaria e la secondaria si vedano costretti ad entrare a scuola con l’impianto di riscaldamento spento ed a permanervi per molte ore, soprattutto laddove vi sia partecipazione alla mensa ed all’orario pomeridiano, circostanza tutt’altro che remota dati gli enormi ritardi già accumulati nella gestione di questa particolare vicenda, e dato che solo a seguito dell’ennesima ordinanza “dell’ultima ora” si è evitato che alcuni di loro si trovassero a frequentare degli edifici scolastici privi di riscaldamento, si intende compulsare gli uffici preposti affinché vengano svolte, nel più breve tempo possibile, le attività necessarie al ripristino degli impianti di riscaldamento». – continua sotto –
E chiedono, fin da ora, formulando espressa richiesta di accesso agli atti, «di essere messi al corrente di quanto effettivamente svolto dall’Ente comunale in ordine alla problematica e ad ogni eventuale elemento che ha di fatto impedito lo svolgimento di un’attività dovuta e che già da tempo avrebbe dovuto essere stata svolta».