Cesa (Caserta) – “Abbiamo atteso Natale, Capodanno, l’Epifania e Carnevale ma l’interrogazione sull’Ambito socio-sanitario C6, protocollata il 15 dicembre scorso, ed indirizzata all’assessore Giusy Guarino, referente delle Politiche sociali, ad oggi risulta ancora senza risposta. Pazienteremo anche fino al primo Consiglio comunale per avere le opportune e dovute delucidazioni, data l’importanza dell’argomento”. Così i consiglieri del gruppo di opposizione “Uniti per Cesa” – Ernesto Ferrante, Amelia Bortone, Maria Paola Verde e Carmine Alma – che chiedono l’adozione del piano di zona dei servizi sociali. – continua sotto –
“I ritardi nell’adozione del piano di zona, tanto per essere chiari e diretti, ricadono direttamente sui cittadini più disagiati”, sostengono dall’opposizione, sottolineando: “Avevamo chiesto, in sintesi, di essere relazionati sullo stato di attuazione dei progetti, di avere copia dei verbali di riunione e di ottenere informazioni precise su ciò che è accaduto intorno al bando per l’assunzione di tre dirigenti. Abbiamo letto e sentito di accordi sottoscritti e di successive richieste di annullamento del bando, di incompatibilità, di ‘abbandoni dei tavoli’, di cambiamenti dei criteri di composizione delle commissioni”. – continua sotto –
“Come gruppo politico presente sul territorio e nel civico consesso – continuano i consiglieri – abbiamo un dovere di informazione nei confronti dei cittadini. Le parole chiare e gli atti ufficiali sono necessari per fugare voci ed ombre. Le norme in materia attribuiscono ai consiglieri di opposizione un ruolo oltre che politico e di stimolo all’operato della compagine di governo, anche e soprattutto di controllo, legittimato dal voto democratico”. – continua sotto –
“L’esercizio continuo e costante dell’attività di controllo, privo di strumentalità, può portare ad una sempre maggiore efficienza della macchina amministrativa. Questo per chiarire, qualora vi fosse la necessità di farlo, – concludono da ‘Uniti’ – che l’opposizione non ‘attacca’ per divertimento, non si ‘oppone’ per il semplice gusto di farlo, ma esercita il suo non semplice ruolo nell’interesse della collettività”.
