Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge sul rinvio delle elezioni amministrative. La bozza prevede che le elezioni si terranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre, ma è ancora suscettibile di modifiche. Il testo riguarda le Comunali (tra cui Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino), le suppletive per la Camera a Siena e le Regionali, già indette in Calabria. – continua sotto –
Il decreto dispone il rinvio a causa “del permanere del quadro epidemiologico da Covid-19 diffusamente grave su tutto il territorio nazionale e dell’evolversi di significative varianti del virus che presentano carattere ulteriormente diffusivo del contagio”. – continua sotto –
Ci sono due appendici a rafforzare la possibile mossa del governo. La prima è la scuola: ulteriori rallentamenti del calendario a causa dell’organizzazione dei seggi andrebbero a danneggiare uno dei settori più colpiti dalla pandemia. La seconda fa riferimento alle parole con cui il presidente Sergio Mattarella, annunciando il conferimento dell’incarico a Draghi, sottolineò il rischio epidemiologico di un ritorno al voto in primavera. Parole che un qualsiasi partito di maggioranza avrebbe difficoltà, con la curva dei contagi in ascesa, a contraddire.