Aversa (Caserta) – Anche quest’anno il Liceo Scientifico “Fermi” di Aversa partecipa al percorso di monitoraggio civico sui finanziamenti europei “A scuola di OpenCoesione” con due team: gli “Anime Salve” che si occupano del monitoraggio del progetto di recupero del Parco Faber di Castel Volturno, e gli “WeARTogether” che si occupano del monitoraggio del progetto “Move to Cloud” – Ecosistema digitale per la cultura, finanziato con Por Campania Fesr 2014/2020. Entrambi i team possono contare su partnership consolidate con la dottoressa Girfatti di Europe Direct Caserta e la dottoressa La Faci di Istat. – continua sotto –
Gli studenti del Team WeARTogether, con le loro docenti referenti, professoresse Pernisi e Rambone, sono rimasti molto colpiti da una tematica, quella della digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio culturale, e più ampiamente, dell’Agenda digitale, priorità sia dell’Ue che dell’Agenda 2030 dell’Onu e dal fatto che la nostra Regione, sebbene in piena emergenza sanitaria, ne abbia fatto una delle sue priorità. Navigando in rete alla ricerca di dati e informazioni inerenti il progetto, i componenti del team hanno scoperto che Move to cloud, insieme ad altri due progetti: Biblio Arcca e Arcaa fanno parte di un unico grande progetto di Agenda digitale previsto dal Por Campania Fesr 2014-2020, con un investimento totale di 28 milioni di euro. Move to cloud è il primo Ecosistema digitale per i beni culturali realizzato in Italia. L’Ecosistema digitale per la cultura è la piattaforma concepita dalla Regione Campania che fornisce informazioni, tour virtuali, schede catalografiche, esperienze immersive ed altri servizi multimediali legati alle attività ed ai beni culturali presenti sul territorio regionale. – continua sotto –
Il portale Cultura Campania, raggiungibile attraverso il link cultura.regione.campania.it, anche attraverso il sito istituzionale della Regione, è un hub attraverso il quale si accede alle sezioni ed i servizi previsti. Oggi è possibile navigare online sul territorio regionale attraverso esperienze immersive, voli con drone, ricostruzioni 3D e tour virtuali che mostrano, in una modalità innovativa, i luoghi e i beni culturali che ne fanno parte. Queste sono solo alcune delle possibilità offerte dalla nuova piattaforma di servizi messa a disposizione di amministrazioni, operatori, ricercatori e cittadini che possono accedere alla cultura e al patrimonio artistico e storico regionale come non avevano mai fatto prima. – continua sotto –
Move to Cloud è un progetto di ben 12 milioni di euro, il primo esperimento unico nel nostro Paese, che riunisce in una sola piattaforma il grande patrimoni culturale legato ai settori archeologico, archivistico, bibliografico, cinematografico ,musicale, storico-artistico e teatrale. I numeri del progetto sono imponenti: 4 trasposizioni integrali in ambiente 3D di mostre fisiche, 95 Sensori IoT (temperatura, umidità, luminosità e conta persone) di cui 65 per la messa in sicurezza delle opere d’arte e 30 per il monitoraggio dei flussi; 115 ricostruzioni 3D, 175 foto dei luoghi a 360°, 470.000 schede di catalogo del Centro regionale per i Beni Culturali migrate in cloud, 1.021.428 pagine digitalizzate da libri antichi, 944.642 carte/bobine da documenti d’archivio, 1.300.000 scatti digitali di manoscritti, pergamene, atlanti, eccetera per la sezione biblioteche, 1.900.000 scatti digitali per la sezione archivi tra mappe, tavole su rame, documentazione comunale. – continua sotto –
Sulla carta sembra un progetto attrattivo e coinvolgente, ma, nella loro veste di monitori civici, gli studenti si sono chiesti se non fosse l’ennesimo caso di un annuncio di facciata, così hanno continuato a ricercare per ottenere dati primari e, attraverso l’Unità strategica della Comunicazione del Por Campania Fesr, sono riusciti ad ottenere una call tecnica con il Dec, il Rup e la Dirigente per i beni culturali della Regione Campania, grazie ai quali hanno potuto constatare che, non solo il progetto è in piena esecuzione, ma che, strano aspetto positivo della pandemia, questa ha impresso una spinta nella realizzazione facendo bruciare le tappe programmate. – continua sotto –
Ma non è finita qui. La Regione Campania coinvolgerà il team in un evento in cui gli studenti incontreranno gli altri steakholders del progetto. Inoltre, gli WeARTogether, intuendo la potenzialità didattica dell’ecosistema digitale si sono fatti promotori all’interno del proprio istituto del progetto, presentandolo ai docenti di Storia dell’arte e ai propri compagni. Non da ultimo, è bene sottolineare il carattere fortemente inclusivo di Move to cloud: uno degli aspetti più rilevanti dell’ecosistema digitale è quello di annullare le differenze sociali; con la buon riuscita di questo progetto, infatti, tutti potranno accedere ai musei e alle tantissime opere artistiche e alle bellezze naturalistiche del territorio: l’ecosistema digitale consentirà di portare l’arte nelle nostre case o ovunque ci troviamo.