Uccise ladro, archiviata inchiesta su Fredy Pacini

di Redazione

Il giudice per le indagini preliminari Fabio Lombardo ha archiviato le accuse contestate a Fredy Pacini, il gommista 60enne di Monte San Savino (Arezzo) che il 28 novembre 2018 uccise, sparandogli, Vitalie Tonjoc Mircea, 29 anni, moldavo, entrato nella sua rivendita con altre persone al probabile scopo di rubare. I presunti complici di Tonjoc, forse cinque, non sono mai stati trovati. La sorella della vittima, nel corso dell’udienza del 24 febbraio, aveva chiesto di uscire dal processo, rinunciando a partecipare come parte offesa. – continua sotto – 

L’archiviazione per Fredy Pacini era stata chiesta dal procuratore di Arezzo Roberto Rossi, che ha ereditato l’inchiesta dal pm Andrea Claudiani trasferitosi per altro incarico, per “legittima difesa putativa”, in base alla vecchia legge. La decisione del gip si fonda invece sulla nuova legge sulla legittima difesa. Lombardo ha difatti applicato il comma 55 della riforma, in relazione all’eccesso colposo di legittima difesa, per la quale la punibilità è esclusa se chi ha commesso il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità ha agito in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto. Pacini in quel periodo aveva deciso di dormire all’interno della sua officina perché ormai da tempo era bersagliato dai ladri. – continua sotto – 

“Il mio assistito – ha detto il difensore di Pacini – è soddisfatto perché, pur comprendendo la gravità della vicenda, considera importante che il giudice abbia capito come lui, in tale circostanza, non potesse fare diversamente”. A Pacini, che dormiva nella sua officina dopo aver subito già furti, tentati o riusciti, era stato contestato l’eccesso colposo nella legittima difesa. La procura aveva già chiesto l’archiviazione sostenendo che ricorresse la legittima difesa putativa. Ma a settembre scorso il gip l’aveva respinta chiedendo un supplemento di accertamenti ai termine dei quali l’accusa ha ritenuto non essere emersi nuovi elementi diversi. All’archiviazione del procedimento si era opposta la sorella del 29enne morto.

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