CESA. Sono comparsi, da alcuni mesi, in quasi tutte le strade del paese i tabelloni per laffissione di manifesti pubblici.
Questa mattina, gli addetti del comune erano prossimi a collocarne uno in via Marconi, precisamente sul marciapiede antistante il Palazzo Marchesale, ma i residenti nellantico edificio si sono opposti fermamente. Quesi ultimi, infatti, hanno espresso la loro contrarietà per linstallazione del tabellone nello spazio prospiciente le loro abitazioni. Ne è nata una piccola diatriba tanto che, per far valere la propria posizione, i residenti hanno chiesto lintervento dei carabinieri della locale stazione che, guidati dal maresciallo Giuseppe Liquori, sono giunti sul posto. Alla fine, per mancanza di una richiesta, da parte del Comune di Cesa, alla Soprintendenza dei Beni architettonici e paesaggistici della provincia di Caserta, l’installazione dell tabellone non è avvenuta.
Sul caso è intervenuto anche il capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Pino Sarpo, che ha affermato: Dopo 10 anni di battaglia, finalmente questamministrazione ha deciso di collocare i tabelloni per le affissioni. Approvo pienamente questa decisione anche perché negli anni addietro ho, personalmente, richiesto più volte tale servizio. Ma dopo lepisodio increscioso di questa mattina, aggiunge Sarpo vorrei capire su chi grava la responsabilità oggettiva, visto che sul Palazzo Marchesale vige la legge 1089 che tutela i beni di interesse artistico e storico.
Il sindaco Vincenzo De Angelis, interpellato sulla questione, ha dichiarato: La collocazione dei tabelloni rientra nei servizi che lAmministrazione comunale sta cercando di rendere ai cittadini per migliorare la vivibilità del paese. Abbiamo presentato la richiesta alla Soprintendenza dei Beni architettonici per installare un tabellone anche in via Marconi, punto già previsto nel piano approvato dallintero consiglio comunale in una precedente seduta. Il sindaco conferma, quindi, che entro al settimana prossima sarà collocato anche in via Marconi il tabellone per i manifesti pubblici.