In attesa dell’assegnazione degli Oscar il prossimo 25 aprile, un annuncio, a sorpresa, giunge dalla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia in vista della 78esima edizione in programma al Lido dall’1 all’11 settembre prossimo. Si tratta della consegna del Leone d’Oro alla carriera al regista/attore Roberto Benigni, che, proprio grazie alla vetrina hollywoodiana degli Academy Award, si è fatto conoscere a livello planetario, meritando, un ventennio fa, l’Oscar per l’attore protagonista nel celebrato “La vita è bella” da lui, anche, diretto. – continua sotto –
Il massimo riconoscimento attribuito dal festival veneziano potrebbe far storcere il naso a più di un purista della Settima Arte, ma, in realtà, premia un estro creativo, senza dubbio poliedrico, capace di districarsi in molteplici forme di comunicazione artistica, dal grande al piccolo schermo passando per i palcoscenici di maggiore prestigio. In effetti, è lo stesso direttore artistico Alberto Barbera, dal quale è partita la proposta accettata dal CdA della Biennale, a motivare la scelta in quanto “sin dai suoi esordi, avvenuti all’insegna di una ventata innovatrice e irrispettosa di regole e tradizioni, Benigni si è imposto nel panorama dello spettacolo italiano come figura di riferimento, senza precedenti e senza eguali. Alternando le sue apparizioni su palcoscenici teatrali, set cinematografici e studi televisivi con risultati di volta in volta sorprendenti, si è imposto in tutti in virtù della sua esuberanza e irruenza, della generosità con cui si concede al pubblico e della giocosità appassionata che costituisce la cifra forse più originale delle sue creazioni”. – continua sotto –
L’apprezzamento incondizionato di Barbera non si ferma qui, rimarcando “l’ammirevole eclettismo” dimostrato “dal vestire i panni dell’attore comico tra i più straordinari della pur ricca galleria di interpreti italiani, a quelli di regista memorabile in grado di realizzare film di enorme impatto popolare, per trasformarsi da ultimo nel più apprezzato interprete e divulgatore della “Divina Commedia” dantesca, senza mai rinunciare a essere se stesso”. Barbera evidenzia, inoltre, la sua capacità di “fondere la comicità esplosiva, spesso accompagnata da una satira dissacrante, a mirabili doti d’interprete – al servizio di grandi registi come Federico Fellini, Matteo Garrone e Jim Jarmush – nonché di avvincente e raffinato esegeta letterario”. – continua sotto –
A tanti e tali complimenti, Benigni ha risposto in maniera ovviamente entusiasta, dichiarando che il suo “cuore è colmo di gioia e gratitudine”, sottolineando il fatto di essere “onorato” di ricevere un “così alto riconoscimento” al suo lavoro dalla Mostra di Venezia. Un’estate indimenticabile aspetta, quindi, il comico toscano, che, alla soglia dei 70 anni, vede la sua bacheca, già tanto ricca, impreziosirsi di un trofeo riservato solo ai grandi del cinema.