CESA. E stato revocato il bando di gara per laffidamento del servizio di gestione della farmacia comunale.
Le motivazioni, contenute nella determina dirigenziale del 31 dicembre 2009, fanno riferimento allapprovazione della legge 166 del 20 novembre 2009 contenente disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee.
La norma prevede lesclusione delle farmacie comunali dalla normativa delle privatizzazioni dei servizi pubblici locali. Per le farmacie, dunque, vigerà la precedente regolamentazione che sancisce che le stesse debbano essere gestite in economia, a mezzo di azienda speciale, di consorzi tra comuni o di società di capitali costituite tra il comune e i farmacisti dipendenti.
Una scelta obbligata, quindi, per lamministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo De Angelis, quella di revocare il bando di gara poiché il provvedimento risulta illegittimo a causa dellincompatibilità con la legge vigente entrata in vigore in data successiva alla pubblicazione del bando di gara da parte del comune di Cesa.
Stiamo cercando la migliore soluzione per ovviare al problema. commenta De Angelis Il nostro intento è quello di poter offrire un nuovo servizio alla popolazione e quindi cercheremo di risolvere la questione al più presto attraverso la gestione in economia del servizio oppure attraverso la creazione o ladesione ad un consorzio tra comuni per la gestione delle farmacie.
Listituzione di una seconda farmacia in territorio cesano fu una scelta che lesecutivo fece a pochi mesi dallinizio del mandato con degli obiettivi che riguardassero sia la comunità ma anche la possibilità di avere un ritorno economico sul bilancio comunale.
Lidea dellamministrazione fu quella di concedere a terzi la gestione del presidio, attraverso un bando di gara, con base minima dasta di 40mila euro. Scelta che, oltre a non essere condivisa da alcuni componenti della maggioranza, portò ad uno scontro acceso anche con lopposizione consiliare.
Proprio il gruppo dei consiglieri del Pdl, in particolar modo lavvocato Stella Guarino, portò allattenzione dellamministrazione comunale un indizio di illegittimità della deliberazione comunale, che prevedeva laffidamento in concessione a privati della farmacia comunale, a causa di unerrata applicazione della normativa vigente.
Lultimo step del procedimento è stato proprio quello di rettificare alcune clausole e preparare il bando di gara per laffidamento a terzi della gestione della farmacia, per 20 anni, con lintento di incassare minimo 40mila euro annui. Le indicazioni date dallamministrazione comunale, e le impostazioni su cui si mosse il funzionario per la stesura del bando di gara, furono condivise anche dallOrdine dei Farmacisti di Caserta, ottenendo il plauso del presidente dottor Ferdinando Foglia.