Eseguito ieri mattina, dai carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale, il sequestro preventivo di Villa Ebe, palazzina storica situata sul monte Echie e bene di proprietà del Comune di Napoli. Fu progettata dall’architetto britannico Lamont Young che proprio a Pizzofalcone si tolse la vita negli anni Venti. – continua sotto –
Sarà necessario mettere in sicurezza la villa per evitare crolli, compito che spetta al Comune di Napoli. C’è, infatti, un evidente degrado del bene e un alto rischio di cedimenti, con pericoli per la tenuta della struttura ma anche per l’incolumità pubblica: Villa Ebe, negli anni, è stata infatti già colpita da crolli. – continua sotto –
Il cosiddetto “Castello di Pizzofalcone”, bene sottoposto a vincoli culturali, archeologici e paesaggistici, era stato anche occupato abusivamente da una coppia di senza fissa dimora di origine polacca che, di fatto, risiedeva nella villa. Oltre ad eseguire il sequestro, provvedimento firmato dal gip del tribunale di Napoli, per carenze strutturali e degrado, la villa è stata sgomberata e gli occupanti sono stati allontanati. – continua sotto –
Nella stessa giornata i carabinieri hanno sequestrato anche “Il cimitero dei colerosi” che sorge ai piedi del monte di Lotrecco, alle spalle del cimitero delle 366 Fosse, nell’ambito di una attività di accertamento sullo stato in cui versa l’ampio e prestigioso patrimonio culturale e artistico partenopeo. Scoperto che il crollo di un muro, determinato da lavori abusivi già oggetto di indagini, ha provocato l’interramento e, probabilmente anche il danneggiamento, di 13 sepolcri. Nell’ambito di questa indagine, coordinata dal sostituto procuratore Ludovica Giugni e dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, risulta indagato il titolare della ditta che stava eseguendo i lavori nell’area adiacente al cimitero. Nel caso di Villa Ebe, invece, il procedimento di accertamento è stato avviato contro ignoti. IN ALTO IL VIDEO