La stampa contribuisce ad alimentare un repertorio di immagini e metafore che rappresentano una sorta di “archivio del pregiudizio” nei confronti di alcune zone dell’Italia? È questo l’oggetto di una ricerca che nasce all’interno di un progetto nato da un’idea del Sugc (Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II, l’Istituto di Media e Giornalismo (IMeG) dell’Università della Svizzera italiana (Usi) di Lugano e l’Osservatorio europeo di giornalismo (Ejo) dello stesso ateneo. – continua sotto –
Progetto presentato nel salone della Camera di Commercio di Napoli che sostiene l’iniziativa attraverso la sua azienda speciale unica, Si Impresa. Gli altri partner sono: Innovaway, Protom, Dac (Distretto Aerospaziale della Campania), Materias, P4M, Stress (Distretto Tecnologico per le Costruzioni Sostenibili), Tecno, Tds. Il Sugc e il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II hanno stipulato un accordo per la realizzazione delle attività di ricerca che si propongono di analizzare la copertura giornalistica del Mezzogiorno nel contesto della pandemia da Covid-19, al fine di identificare i temi più dibattuti e la possibile presenza di pregiudizi e atteggiamenti discriminatori presenti all’interno della copertura di un campione di testate giornalistiche nazionali e regionali. – continua sotto –
Negli ultimi mesi, l’attenzione mediatica in Italia, come in tutto il mondo, si è concentrata in modo pressoché esclusivo sulla pandemia da Covid-19 e le sue conseguenze. Il nuovo Coronavirus e il periodo di lockdown sono stati occasione di forte rilevanza comparativa sui territori italiani rispetto a diverse dimensioni: la paura e le proiezioni sulle condotte dei territori del Mezzogiorno di fronte alla prova pandemica. Comprese le scelte politiche, il modo di alimentare il dibattito locale e nazionale degli amministratori locali (con le Regioni in particolare); il riemergere di un conflitto tra Nord e Sud del paese sul piano dello sviluppo attraverso le capacità dei territori di utilizzare le nuove risorse finanziarie derivanti dalla pandemia: le forme discorsive e retoriche con cui la stampa nazionale e locale spiega, analizza, descrive il confronto tra Nord e Sud del Paese. Su questi ed altri aspetti, la stampa locale e nazionale ha prodotto un altissimo numero di articoli e contenuti, la cui analisi può fungere da strumento di interpretazione delle possibili discriminazioni – nuove o preesistenti – tra territori. – continua sotto –
La ricerca cerca di comprendere le rappresentazioni e le narrazioni giornalistiche dominanti del Paese, e il loro legame con la produzione di eventuali stereotipi e discriminazioni Nord-Sud. Si è scelto di indagare la questione focalizzandosi sul periodo relativo al lockdown e sul dibattito innescato dall’impatto del Covid-19 sul paese. I risultati sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa, coordinata dalla giornalista Maria Cava, a cui hanno preso parte: Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio di Napoli; Claudio Silvestri, segretario del Sugc, Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania; Stefano Bory, direttore Funes: atelier dipartimentale di ricerca sulla narrazione e l’immaginario Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II; in videoconferenza da Como, Philip Di Salvo, ricercatore post-doc, Istituto di Media e Giornalismo (IMeG), Università della Svizzera italiana (Usi). Media partner: Videoinformazioni, Economi, Denaro e Sudonline. IN ALTO IL VIDEO