CESA. Un nuovo atto di vandalismo ai danni di strutture scolastiche si è verificato nella notte tra lunedì 28 e martedì 29 giugno.
Ad essere preso di mira, questa volta, è stata la media Francesco Bagno,in via Turati. Ad accorgersi dellaccaduto sono stati i collaboratori scolastici che, martedì mattina, sono giunti presso listituto ed hanno notato che le braccia meccaniche del cancello dingresso erano state divelte e la telecamera del videocitofono, funzionante negli orari scolastici, manomessa con lobiettivo posto verso l’alto. A questo punto hanno avverito il preside Luigi Cantile e il professor Nicola De Michele, responsabile della sicurezza dell’istituto.
Già lunedìil personale della scuola aveva notato i danni al cancello e la telecamera girata, riposizionandola nella direzione giusta. Considerando quanto accaduto il giorno successivo, è probabile chevi era stato già un tentativo di irruzione.
Gli ignoti, dopo essersi introdotti furtivamente nellistituto, rigirando di nuovo la telecamera del videocitofono. Poi,giunti vicino alla cisterna del gasolio, hannodivelto la botola di protezione in cerca del combustibile che, però, era ai minimi livelli considerata la stagione estiva. Forse,a causa del magro bottino, i malviventi si sono infuriati tanto da distruggere completamente lorticello retrostante la struttura e, utilizzando il concime per le piante, comporre una scritta offensiva al suolo.
Sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione che hanno avviato le indagini e acquisito le immagini della telecamera della videosorveglianza posizionata nei pressi dellingresso dellistituto. Non è la prima volta che la scuola media finisce in preda ai vandali: accadde già nel novembre del 2008 che in un raid notturno venne messo a soqquadro lintero istituto provocando dei danni di circa 50mila euro.
Così non va grida Stefano Verde in uno sfogo amaro -, di questo passo il paese non ha un futuro. Questo episodio ci avvilisce ma non ci lasciamo scoraggiare. Verde lancia poi una sfida alle forze dellordine: facciano il loro dovere fino in fondo e per questa volta assicurino i malfattori alla giustizia. Noi per garantire maggiore sicurezza ai cittadini e tutelare le strutture pubbliche, come le scuole che sono di tutti, abbiamo fatto la nostra parte istallando un sistema di videosorveglianza, ora tocca alle forze dellordine in particolare ai carabinieri che stanno indagando fare il loro dovere. A essi chiedo il massimo sforzo investigativo per assicurare al più presto i colpevoli alla giustizia, perchè sia inflitta una giusta punizione. Non si può violare unistituzione fondamentale come la scuola al servizio della comunità ha chiosato – e rimanere impuniti.
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