Di Santo: “Anche Spano’ e’ caduto nella trappola dei sotterfugi politici”

di Redazione

Di SantoSANT’ARPINO. Ho letto con stupore la presa di posizione dell’avvocato Spanò che denuncia di essere stato vittima di ignobili lettere anonime e al quale, da questo punto di vista, và la mia personale e sincera solidarietà.

Ma ritengo personalmente inaccettabile che, partendo da un assunto del tutto arbitrario e fuorviante, lui offenda pesantemente la mia persona e la compagine politica che io rappresento ai massimi livelli.
Due cose sono evidenti dal comunicato dell’avvocato Spanò. La prima è la diffamazione nei miei confronti giacché ha offeso la mia dignità personale e ha leso la mia onorabilità. La seconda è l’ignobile supposizione del presunto colpevole, avendo detto, a più riprese e su più mezzi di comunicazione, che lui conosce chi ha scritto le lettere anonime che gli sono state indirizzate e che, secondo lui, non può che essereuno della maggioranza o vicino ad essa. Questo, per quanto mi riguarda, è francamente intollerabile e non è consentito a nessuno, sia pur oggetto di attacchi personali biasimevoli ed insensati, di sparare nel mucchio denigrando ed offendendo impunemente una intera compagine politica.
Per questi motivi sono stato costretto a presentare querela nei confronti di Spanò. Del resto, io sono stato sempre convinto che l’opposizione deve svolgere un ruolo fondamentale di controllo sul comportamento politico-amministrativo di chi governa e ha il diritto-dovere di farlo con assoluta libertà di critica (nei limiti del possibile, rispettosa delle persone e costruttiva) e con la denuncia delle eventuali illegittimità presenti negli atti amministrativi prodotti (con le forme previste dalle vigenti norme).
Le battaglie politiche si possono e si devono fare contrapponendo le idee con scontri verbali anche duri ma non con le diffamazioni. Anche io, come altri, nel corso di questi cinque anni ho subito attacchi pesantissimi sul piano personale e tantissime lettere anonime che offendevano la mia persona, la mia famiglia, gli affetti più cari, le persone che mi sono vicine e con le quali collaboro, i consiglieri comunali e gli assessori. Ma io e tutti quanti noi abbiamo mantenuto, in questi cinque anni, i nervi saldi ed abbiamo cercato di minimizzare per non far salire ulteriormente la tensione.
Io stesso, nelle scorse settimane, sono stato vittima di un attacco personale senza precedenti, con centinaia di sms inviati sui telefonini dei cittadini di Sant’Arpino annunciando la falsa notizia del mio arresto. Anche in questo caso, di gravissima destabilizzazione istituzionale, ho presentato, come era mio dovere, una denuncia alla locale stazione dei carabinieri contro ignoti, ma non ho gridato alla luna, al destino cinico e baro, agli avversari politici. Non ho preteso, né pretendo adesso solidarietà.
Ma, al tempo stesso, non è consentito all’avvocato Spanò, o ad altri, di approfittare di una deplorevole circostanza per scaricare veleno e livore verso il sottoscritto e decine di persone perbene che, con sacrificio e dedizione, fanno il loro dovere di amministratori locali, sacrificando famiglia e tempo libero per dare il loro modesto contributo alla crescita della nostra amata terra.
Se lui conosce chi scrive queste lettere anonime può in ogni momento andare dall’autorità giudiziaria e denunciare questa persona, altrimenti la sua è solo l’ennesima boutade.
Il sindaco di Sant’Arpino e consigliere provinciale
Eugenio Di Santo
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