CESA. Anche il Comune di Cesa si schiera al fianco diSakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione per adulterio (accusa, peraltro, sempre respinta dalla Ashtiani).
Dalla mattinata di oggi, infatti, per unanime volontà dellAmministrazione comunale, sulla facciata del Municipio è stata esposta una gigantografia recante la scritta Salviamo Sakineh, al fine di partecipare alla mobilitazione della comunità internazionale mirante a sensibilizzare l’opinione pubblica e il governo iraniano e ad evitare che la Ashtiani venga giustiziata.
Anche un piccolo Comune come il nostro deve fare la sua parte in questa grande battaglia per laffermazione della sacralità della vita e per il ripudio di ogni forma di violenza. ha dichiarato il sindaco Vincenzo De Angelis – Abbiamo appreso con piacere la notizia, di queste ore, della sospensione dellesecuzione di Sakineh, un passo in avanti importante che ci rende ancora più fiduciosi circa la possibilità di scongiurare la lapidazione. LAmministrazione comunale ritiene inaccettabile che si faccia passare per giustizia ciò che, in realtà, è soltanto un atto di spietata barbarie e, tutti insieme, diciamo chiaramente che siamo dalla parte di Sakineh e di tutte le donne cui è negato ogni diritto. La pena di morte è una condanna che contraddice il principio della sacralità della vita, e la riteniamo una crudeltà a prescindere dalle nazioni in cui essa si attua.