Diocesi Aversa, Papa Francesco nomina don Carlo Villano vescovo ausiliare di Pozzuoli

di Redazione

Con viva gratitudine al Signore Dio che, “con una vocazione santa… secondo il suo progetto e la sua grazia” (Ef 4,4), sempre chiama i suoi discepoli ad essere apostoli, annunziatori e testimoni del suo Vangelo nella vita della Chiesa e del mondo, la Diocesi di Aversa accoglie con intensa gioia spirituale la decisione di Papa Francesco di nominare don Carlo Villano a vescovo ausiliare di Pozzuoli. – continua sotto – 

I sacerdoti ed il popolo dei fedeli della Diocesi di Aversa ringraziano il Santo Padre Francesco per aver chiamato un sacerdote di questa comunità a servire la Chiesa nella dignità episcopale e, in questa scelta sentono viva la stima e l’affetto del successore dell’Apostolo Pietro e il suo paterno incoraggiamento a progredire nella fedeltà al Vangelo. La nomina di don Carlo Villano a vescovo ausiliare della Diocesi di Pozzuoli invita le nostre due Chiese sorelle, illuminate dall’insegnamento dell’Apostolo Paolo, a vivere più intensi legami di comunione e di fraternità nel nome del Cristo Signore. – continua sotto – 

Nel presentare a monsignor Gennaro Pascarella, vescovo di Pozzuoli, e a don Carlo Villano, eletto vescovo ausiliare, l’augurio di un intenso e gioioso ministero apostolico, la Diocesi di Aversa accoglie con sincera gratitudine la loro personale testimonianza di disponibilità a vivere in fraterna comunione la vocazione all’apostolato, alla preghiera e al servizio della carità per il popolo che il Signore Gesù, oggi, affida alle loro cure pastorali. – continua sotto – 

Il saluto di don Carlo Villano alla Diocesi di Pozzuoli

Carissimi fratelli e sorelle, la Pace del Signore Risorto! Nel momento in cui viene resa nota la scelta di Papa Francesco di inviarmi a voi come Vescovo ausiliare, desidero raggiungervi tutti con un saluto fraterno e affettuoso. Ho accolto con fiducia e molto stupore la chiamata all’episcopato, consapevole dei limiti che accompagnano il mio cammino e che mi fanno sentire così piccolo di fronte alla missione che mi attende. – continua sotto – 

Sono figlio di una Chiesa che, per una pia tradizione, fa risalire le sue radici alla predicazione di Paolo nel viaggio che da Pozzuoli lo conduceva a Roma. Mi piace pensare che ad entrambe le nostre comunità l’Apostolo voglia ripetere ancora: «sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo» (1Cor 4,15). Oggi mi viene chiesto di dare il mio contributo perché il cammino del Vangelo, con la sua forza di libertà, prosegua e possa raggiungere tutti gli uomini e le donne che vivono in terra flegrea. Farò tesoro della grande ricchezza di esperienze vissute in questi anni nelle comunità parrocchiali, nei movimenti e nelle associazioni ecclesiali, nella partecipazione alla vita della cara diocesi di Aversa, che si è fatta più intesa in questi anni grazie alla fiducia e al coinvolgimento del carissimo Vescovo Angelo. Mi sarà di incoraggiamento e di esempio la testimonianza di tanti confratelli presbiteri che ho visto spendersi per il Vangelo, in modo spesso silenzioso e nascosto. – continua sotto – 

Nella preghiera di questi giorni ho colto una chiamata particolare nel servizio che mi è affidato. Mi viene chiesto, infatti, di vivere il mio ministero episcopale come “ausiliare”, di essere cioè di “aiuto” al nostro Vescovo Gennaro, chiamato recentemente ad ampliare ulteriormente la generosità feconda del suo servizio, assumendo anche la cura pastorale della Chiesa di Ischia, a cui va ugualmente in questo momento il mio saluto fraterno. Credo che questo mio ministero possa rappresentare un’occasione preziosa per tutta la nostra Chiesa diocesana nel riscoprire la sua vocazione ad essere luogo dell’aiuto vicendevole, accogliendo ancora l’invito dell’Apostolo: «portate i pesi gli uni degli altri» (Gal 6,2). Sì, siamo chiamati a sostenerci a vicenda nella nostra fatica di vivere e, talvolta, di credere. D’ora in poi, con molta semplicità e sincero entusiasmo, desidero mettere tutte le mie energie al servizio della crescita nella comunione delle diverse componenti della Chiesa puteolana: presbiteri, diaconi, religiose e religiosi, fedeli laici. Mi sarà di guida in questo cammino la comunione di intenti e la condivisione della passione apostolica con il Vescovo Gennaro, che ringrazio di cuore per l’accoglienza gioiosa e fraterna che mi ha riservato. – continua sotto – 

Nei prossimi mesi avremo modo di conoscerci, di incrociare i nostri sguardi e di condividere ansie e speranze per la nostra Chiesa e questi nostri territori, benedetti da così tanti doni, ma anche segnati da non poche fatiche. Mentre esprimo ancora la gratitudine a papa Francesco, che si è fatto strumento per la chiamata del Signore, con voi rinnovo il mio affidamento alla materna protezione della Beata Vergine Maria, che anche in questo momento invoco con il titolo a me caro di Casaluce, una devozione di cui la storia ha lasciato una piccola traccia anche nella diocesi di Pozzuoli. L’intercessione dell’Apostolo delle Genti, la cui memoria condivisa è vincolo di comunione tra le Chiese di Aversa e Pozzuoli, la compagnia dei santi patroni Gennaro e Procolo e degli altri martiri e santi puteolani, ci incoraggi ad accogliere la “novità” di Dio per intraprendere con fiducia questo tratto di cammino che si apre dinanzi a noi.  

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