Aversa, la ministra Cartabia al Tribunale Napoli Nord: “Presto misure per spazi e personale”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Sono gli spazi, insieme alle carenze di organico, le noti dolenti del Tribunale di Napoli Nord. «Ma quello che più mi ha sorpreso – ha detto il ministro della Giustizia Marta Cartabia nel corso della sua visita presso l’ufficio giudiziario aversano – sono state le persone che, in un tribunale di frontiera qual è questo, fanno la differenza». Il ministro ha anche evidenziato che sono state prospettate e saranno adottate in tempi brevi misure relative proprio a spazi e personale. Una circostanza ribadita anche dal presidente del Tribunale Luigi Picardi che, insieme al responsabile della Procura, Carmine Renzulli, ha accolto la guardasigilli. Da sottolineare che quest’ultima ha visitato, ad oggi, solo il tribunale aversano e qualche significato questa scelta dovrà pur avere. – continua sotto – 

Ed è stato proprio sugli spazi che si sono soffermati i presidenti delle Camere Civile, Carlo Maria Palmiero, e Penale, Felice Belluomo, che a Cartabia hanno consegnato anche dei memorandum con criticità, ma anche proposte concrete. Al ministro si è chiesto di dare concretezza all’attenzione che con la sua venuta ad Aversa mostra verso questo tribunale perché, e finalmente i fondi ci sono, aumentando giudici, operatori amministrativi e personale vario, questo territorio potrà consolidare l’immagine positiva che sta dando anche grazie ad un maggiore monitoraggio e controllo giudiziario. – continua sotto – 

Per quanto riguarda gli spazi, nella nota della Camera Civile si è ipotizzato «la trasformazione del Carcere Filippo Saporito, allocato in pieno centro storico ed adiacente al Palazzo di Giustizia, in cittadella giudiziaria, utilizzando quegli immobili per consentire la più razionale e adeguata allocazione di tutti gli Uffici Giudiziari, specie del Giudice di Pace Circondariale, della Procura della Repubblica, della Polizia Giudiziaria e del Consiglio dell’Ordine». «L’intervento – si legge ancora nella nota – sarebbe rapido, essendo la struttura di titolarità del Ministero, avrebbe costi contenuti ed andrebbe incontro anche ai desideri di sicurezza e fruibilità dell’intera Città, consentendo l’agevole interconnessione con la rete della metropolitana, della Ferrovia dello Stato e dei parcheggi presenti. – continua sotto – 

Ancora irrisolto, per quanto riguarda il penale, come ha ricordato Belluomo, il problema connesso alla realizzazione dell’aula bunker per la quale, nonostante l’aggiudicazione, inspiegabilmente, non sono ancora partiti i lavori. Una situazione che costringe i giudici e gli avvocati a pesanti trasferte o a Poggioreale o al carcere di Santa Maria. A questo proposito, il rappresentante dei penalisti del circondario di Napoli Nord ha chiesto di dedicare parte del carcere per le convalide al fine di evitare inutili trasferte. – continua sotto – 

Il ministro, come hanno evidenziato diversi avvocati presenti all’ingresso del Tribunale, dopo che è stato loro negato l’accesso, ha, purtroppo, trovato un consiglio dell’ordine degli avvocati spaccato da liti e distinguo talmente esacerbati che ne hanno determinato la quasi totale inoperatività da circa 7-8 mesi, di recente aggravatasi per le dimissioni dalla carica di presidente presentata dall’avvocato Mallardo e dalle dimissioni dalle cariche di consigliere presentate da ben 9 avvocati, ai quali si sono aggiunti proprio ieri l’ex presidente Mallardo e la consigliera Linda Maisto. Si profila, persistendo la mancata formazione di una maggioranza, l’assunzione da parte del Consiglio Nazionale Forense di un provvedimento di commissariamento per l’indizione di nuove elezioni. «E’ inconcepibile – ha dichiarato l’avvocato Adele Belluomo – che una componente imprescindibile del comparto Giustizia non sia stata rappresentata, che nessuno del Coa abbia sentito l’esigenza di dare la propria testimonianza».

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