Aversa – Consiglio Avvocati Napoli Nord in stallo, Belluomo: “Lasciati soli al nostro destino”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord in tilt con conseguente caos a causa della stasi che dura, oramai da mesi, non garantendo nemmeno l’ordinaria amministrazione. Con aventi diritto che chiedono l’iscrizione all’Ordine per esercitare la professione, che non riescono ad ottenerla. Per sette sedute, dopo le dimissioni da presidente di Gianfranco Mallardo, il consiglio non ha deliberato nulla, neppure l’ordinario né, tantomeno, l’elezione dell’ufficio di presidenza. – continua sotto – 

«Purtroppo, a causa di una elevata conflittualità, in tutte e sette le sedute – ha scritto in una nota lo stesso Mallardo – è mancato il numero legale per la validità delle riunioni, talvolta ab origine, talvolta dopo un’iniziale partecipazione di numerosi Consiglieri, impedendo qualsiasi deliberazione. Ciò dimostra che l’Ente non è in grado di funzionare regolarmente». Da qui la richiesta di commissariare l’organismo forzatamene inattivo. Nelle ultime due settimane si sono dimessi da Consiglieri dell’Ordine dapprima gli avvocati; Rosario Auletta, Annunziata Caterino, Rosa Cesaro, Generoso Di Biase, Antonia Di Costanzo, Maria Dolores Di Micco, Luigi D’Antò, Giuseppe Landolfo e Annamaria Maisto. A loro si sono uniti tre giorni fa, Clorinda Maisto e l’ex presidente Gianfranco Mallardo. – continua sotto – 

«Abbiamo constatato, con enorme dispiacere, – ha dichiarato l’avvocato Adele Belluomo – che al cospetto della Cartabia era assente il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord che rappresenta circa 3000 iscritti. Il Coa di Napoli Nord naviga in acque tempestose da un po’ di tempo, ciò non giovando a noi iscritti che ci siamo sentiti abbandonati dai nostri rappresentanti nel peggior momento della vita professionale». «Sono in vigenza – ha continuato la legale aversana, impegnata nel mondo dell’associazionismo – specifici protocolli emanati dal Tribunale per la regolamentazione dei processi nel periodo emergenziale, che ad oggi restano parzialmente disattesi. I rinvii d’ufficio per le cause non trattate sono arrivati al 2023. Mancano i mezzi per dare il via al processo telematico anche dinanzi al Giudice di Pace. Per finire, oggi vige la sospensione della pubblicazione delle sentenze del Gdp di Napoli Nord perché il personale ammnistrativo, ormai ridotto all’osso, si sta occupando del recupero delle spese di giustizia per le cause iscritte a debito». – continua sotto – 

«Continuare ad elencare i disagi – ha concluso Belluomo – sarebbe troppo, quello che più oggi ci mortifica è la constatazione di essere stati lasciati completamente soli a vivere questa odissea, senza il dovuto e necessario supporto dei nostri rappresentanti. Spero nel meglio per tutta la categoria ed auspico che la rappresentanza faccia memento delle proprie responsabilità, dopo tutto non è mai troppo tardi».

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