Usavano finti contratti di affitto o di lavoro per garantire permessi di soggiorno. Secondo i finanzieri di Foggia sono più di 300 i migranti che avrebbero ottenuto illecitamente il rinnovo o il rilascio del documento per restare in Italia. I militari hanno così segnalato alla procura 269 persone di cui 254 per aver comunicato sia falsi rapporti di lavoro sia falsi contratti di locazione immobiliare. In base ai calcoli effettuati dalle fiamme gialle il profitto dell’organizzazione ammonta a 200mila euro. – continua sotto –
Secondo quanto accertato dalle indagini l’organizzazione aveva messo su una onlus a cui il richiedente permesso di soggiorno si rivolgeva e dietro un compenso che oscillava tra i 400 e gli 800 euro per ogni pratica rilasciata otteneva il documento grazie anche alla collaborazione di imprenditori compiacenti “molti dei quali appartenenti alla criminalità locale” che in cambio di denaro predisponevano contratti di lavoro fittizi che, una volta registrati agli enti preposti, erano utilizzati dagli extracomunitari per rinnovare il permesso di soggiorno. Le stesse modalità erano poi impiegate per la residenza questa volta con la complicità di proprietari di immobili. In alcuni casi i presunti beneficiari erano ignari di essere titolari di contratti di affitto o di lavoro e se ne rendevano conto quando veniva loro recapitato una richiesta di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate o dall’Inps. – continua sotto –
Al vertice dell’organizzazione, per gli inquirenti, c’era un cittadino extracomunitario, titolare di una associazione no profit specializzata nell’integrazione sociale e nell’assistenza agli stranieri in Puglia, che per molto tempo “è stato un punto di riferimento per cittadini stranieri presenti sul territorio lucerino alla ricerca di documenti falsi necessari per il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno”. L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Foggia. IN ALTO IL VIDEO