CESA. In vista delle prossime elezioni amministrative, le ipotesi sui probabili candidati si fanno sempre più insistenti e svariate.
A parlare in merito allargomento, stavolta, è lassessore ai Comuni Atellani del Partito Democratico Nicola Autiero che esprime la propria opinione sui nomi circolati nellultimo periodo allinterno del suo partito: Noto con piacere che svariati sono in nomi in lizza per la poltrona di sindaco, ciò sta a significare che il partito esprime una fervida attività politica nonché amministrativa. Siamo agli sgoccioli del mandato che mi ha visto partecipe sotto la guida di Vincenzo De Angelis che ha amministrato con dedizione e tenacia questa comunità ma che, come lui stesso ha dichiarato, non ha più lo spirito per continuare.
Prendendo atto di tale decisione, esprimo il mio consenso a quella che è lipotesi di una ricandidatura del vice presidente del consiglio provinciale dottor Giuseppe Fiorillo, con il quale ho avuto unesperienza formativa come consigliere comunale, che sarebbe un ottimo nome per il futuro del nostro paese; una fibra forte ed aggregante per tutto il Pd. Se però lo stesso Fiorillo non intendesse sposare questa decisione e, dallaltra parte, il partito decidesse di adeguarsi ai dettami nazionali che insistono sul rinnovamento della classe politica dando spazio ai più giovani, o qualora la sua candidatura non sia condivisa da tutto il centro sinistra, il nome che per me sarebbe più indicato è quello del dottor Franco Marino.
Questultimo sarebbe un candidato forte sia in senso amministrativo, grazie al lavoro svolto nei cinque anni pregressi, sia in senso politico con la forza espressa allultima tornata elettorale che oltrepassava i cinquecento voti. Infine, sarebbe un elemento aggregante anche per l’intero centrosinistra e sarebbe forte anche della benevolenza da parte dello zio Domenico Mangiacapre che, di fronte a tale ipotesi, sarebbe ben disposto a fare un passo indietro e rinunciare a quella velleità espressa negli ultimi tempi di riscendere in campo. Sono convinto che un aspirante sindaco debba possedere due caratteristiche imprescindibile, ossia aver maturato unesperienza amministrativa e aver dimostrato di avere un forte consenso elettorale, elementi che, almeno per quello che concerne il Pd, ritrovo nel dottor Marino.
Qualora il Pd, invece, decida di intraprendere strade alquanto pericolose affidandosi a persone che, ad oggi non hanno ancora dimostrato niente sia intermini amministrativi sia in termini di consenso, rischiamo non solo labbandono di un elemento importante come Marino, che ovviamente andrebbe a favorire una discesa in campo di Mangiacapre, ma addirittura la perdita di altri esponenti dellarea moderata del partito che tanto hanno dato al centro-sinistra nellultimo decennio in termini di consenso popolare. Unarea quella moderata che da un po di tempo il Pd sembra aver dimenticato.