SANTARPINO. Il capogruppo consiliare del Partito Democratico, Elpidio Del Prete, interviene sulla crisi nata tra un gruppo di iscritti del Pd di Sant’Arpino, tra cui il consigliere comunale Salvatore Lettera, …
… sottolineando la novità che si è determinata con la spaccatura allinterno della giunta Di Santo e del conseguente ritiro dell’appoggio alla stessa giunta. Una situazione afferma Del Prete che oggi vede esplodere tutte le contraddizioni esistenti al suo interno. Di tali contraddizioni ne sono un negativo esempio Domenico Cammisa, consigliere comunale eletto nel 2008 con la lista di Alleanza Democratica, in quota dei comunisti italiani e, poi, approdato solo nellultimo anno, per una questione di opportunità, nel Pd a cui dice di appartenere a sua insaputa; e Nicola Tessitore, un geometra esperto in studi tecnici e progetti, molto vicino alla giunta Di Santo e in particolare all’assessore al Bilancio, Salvatore Brasiello.
Va opportunamente ricordato continua Del Prete che questi erano nati in contrapposizione, molto strumentale, al gruppo consiliare del Partito Democratico, legittimato dal voto di circa il 47% degli elettori che diedero il proprio consenso alla lista che aveva il simbolo ufficiale del Pd nelle elezioni amministrative del 2008. Detto ciò, e ricordato alcuni fatti, è auspicabile che da questa crisi possa aversi una evoluzione politica che apra prospettive nuove ed orizzonti politici unitari sulla premessa irrinunciabile di una coerente scelta di campo: senza equivoci e ambiguità.
Il Pd ricorda Del Prete nelle prossime elezioni amministrative di fine maggio, è schierato in una battaglia di cambiamento e di coerenza in opposizione alla amministrazione uscente, guidata da Eugenio Di Santo, coerentemente alla battaglia condotta in questi cinque anni. Per questo e con soddisfazione, che valutiamo positivamente la presa di distanza che oggi viene decisa dagli iscritti al Pd che appoggiava Alleanza Democratica e che conferma la bontà e la giustezza della nostra battaglia e delle nostre critiche di questi cinque anni nei confronti della giunta Di Santo, specialmente in ordine agli sprechi, vedi luminarie ed altro, e le politiche gestionali, Lsu, multiservizi, privatizzazione ufficio tributi, che ha prodotto le cartelle pazze.
Come incalza Del Prete valutiamo positivamente la richiesta fatta a Di Santo di procedere alla rimozione immediata del simbolo del Pd dai manifesti e dai volantini di Alleanza Democratica. E un buon viatico per poter avviare un confronto di prospettiva e senza equivoci sul futuro politico del Pd a SantArpino e ricomporre la diaspora che ci vedeva contrapposti.
Del Prete conclude: E veramente ridicolo che due soggetti, Cammisa e Tessitore, che non hanno nulla a che vedere con il Partito Democratico, affermino che Di Santo non debba rimuovere il simbolo del Pd dai manifesti di Alleanza Democratica. Forse sperano di raccattar qualche voto utilizzando, arbitrariamente e indegnamente, il simbolo del Pd. E ignorano che la mancata rimozione del simbolo li espone al rischio di un risarcimento danni molto alto.