“Ripulivano” banconote rubate al casello autostradale: 5 arresti nel Casertano

di Redazione

Cinque persone, gravemente indiziate di riciclaggio di banconote di provenienza delittuosa, sono state arrestate oggi dagli agenti della Polizia stradale e della Squadra mobile di Caserta, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. – continua sotto – 

Dalle indagini è emerso che alcune banconote – caratterizzate da inchiostro blu, di quello impresso dai sistemi antirapina/antifurto di bancomat e di portavalori – erano state “ripulite” dagli indagati tramite l’utilizzo di prodotti chimici idonei alla rimozione, seppur non definitiva, delle macchie. Le indagini prendevano il via dopo l’arresto in flagranza di reato di una delle persone coinvolte, A.S., 63 anni, effettuato nel marzo 2018 dalla Polizia stradale di Caserta Nord, per diversi episodi di riciclaggio di banconote di provenienza delittuosa. – continua sotto – 

L’espediente utilizzato era tanto semplice quanto astuto: le banconote frutto di furti o rapine e macchiate di inchiostro rilasciato non hanno corso legale, nel senso che non possono circolare validamente, tanto da non essere accettate neppure dalla maggior parte delle casse automatiche, ad eccezione di quelle installate presso i caselli autostradali. L’indagato, eventualmente consapevole di tale possibilità, era solito, anche nell’arco di una singola giornata, effettuare diversi passaggi ai caselli autostradali, percorrendo tratte brevissime, in modo da “ottimizzare il profitto”: a fronte del pagamento di un pedaggio dell’importo di 0,50 euro, infatti, introduceva nelle casse automatiche una banconota da 50 euro, così da ripulire quelle macchiate e conseguire la somma “pulita” pari ad 49,50 euro per ogni transito effettuato. A seguito del primo arresto, la Procura sammaritana procedeva ad avviare accertamenti su tale fenomeno, tra il maggio 2018 e il marzo 2019, attivando intercettazioni telefoniche a cui seguivano gli accertamenti della polizia giudiziaria, arrivando ad acquisire un grave quadro indiziario a carico degli indagati in relazione a diversi episodi di riciclaggio di banconote di provenienza delittuosa, alcune delle quali venivano anche sottoposte a sequestro dalla polizia. – continua sotto – 

Le operazioni di “ripulitura delle banconote” venivano compiute dagli indagati in maniera qualificata e professionale, anche avvalendosi della collaborazione di altri soggetti, stranieri non identificati, dotati di specifiche competenze in materia. Condividendo, quindi, l’ipotesi accusatoria formulata dalla Procura e ritenendo sussistenti le esigenze cautelari connesse al pericolo di reiterazione del reato, il gip ha applicato la custodia cautelare in carcere a carico del 63enne A.S., gli arresti domiciliari per M.G., 57 anni, e l’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria per DP.D., 60 anni; M.R., 54; e DV. L., 59.

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