Gricignano, Santagata: “Caiazzo è mossa solo dal risentimento”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – “Caiazzo parla di atti illegittimi. E’ palese che non abbia argomenti e sia mossa solo dal risentimento. Lei, gran parte di quegli atti, li ha votati anche lei, in Giunta e in Consiglio. Pertanto, come fa dire certe cose? Solo ora ricorda che quegli atti sarebbero, a suo avviso, illegittimi”. Così il sindaco Vincenzo Santagata, in un video (guarda in alto), replica alle accuse lanciate ieri, sempre tramite video (guarda qui), della sua ex vice Michela Caiazzo, a cui il primo cittadino ha revocato le deleghe in Giunta. – continua sotto –

“Tante volte l’ho tutelata, quando è andata allo scontro con i funzionari e con i colleghi in Giunta. L’ho tutelata anche quando ha presentato esposti ai carabinieri rispetto ad atti che lei riteneva non corretti, nonostante poi è risultato tutto in regola”, dice Santagata che – riferendosi alla scelta di Caiazzo di non votare l’adozione del Puc, goccia che ha fatto traboccare il vaso nei rapporti già incrinati tra lei e la maggioranza – sottolinea come “non è possibile arrivare in giunta con una posizione precostituita, non propensa al dialogo”. “Ecco perché – continua il sindaco – i rapporti con lei si sono logorati”. – continua sotto –

Sulla questione Puc, Santagata fa un invito all’opposizione capeggiata da Vittorio Lettieri e alla stessa Caiazzo: “Facciano ricorso, quello che ritengono opportuno. Io sono sereno perché è tutto in regola”. E torna sui motivi per i quali Caiazzo non ha votato l’adozione del Puc: “Ha dato diverse versioni. Prima ha detto che non aveva visto le carte. Poi ha detto che le aveva viste le carte ma mancava qualcosa. E qui mi chiedo: se ci voleva un’ora per modificare, come lei ha dichiarato, perché non ha chiesto di modificare le carte? Eravamo in sette presenti e lei si è limitata a dire che me la cantavo e me la suonavo. Ultima versione quella che ci sarebbero interessi illegittimi. Ebbene, se lei ha ravvisato questo ha il dovere di andare a denunciare”. – continua sotto –

Santagata poi aggiunge: “Lei dice che sono stato senza coraggio. Credo, invece, che il coraggio sia mancato a lei perché doveva votare contro il Puc se lo riteneva opportuno”. A questo punto, il sindaco rivela qualche retroscena: “Abbiamo fatto una riunione sul Puc. Eravamo in 15, lei arrivò per ultima e quando arrivò cercava qualcosa sulla cartografia del Puc presente sul tavolo. Qualcuno le indicò quello che cercava e si acquietò. In quel momento sembra fosse rimasta soddisfatta perché aveva approfondito quello che voleva. Tra l’altro, mi sarei aspettato che un assessore all’Ambiente si preoccupasse di dare input dal punto di vista, appunto, ambientale. E invece niente”. – continua sotto –

Sulla vicenda del terreno di un suo familiare in Zona Nato, il sindaco sostiene: “Se un ufficio prepara il Puc e in una zona ci sono diversi proprietari di terreno, lo stesso ufficio non può individuare se ci sia il terreno di un assessore. Il piano si elabora in maniera generale. E’ chiaro che c’è un’opposizione ad personam. Parlano di speculazione, di aver acquistato terreno, intestato alla madre. Parlano di reati penali. E’ ridicolo, ecco perché fino ad oggi non ho risposto”. – continua sotto –

Annunciando altri interventi in merito alle questioni biodigestore e altri impianti rifiuti, Santagata torna a chiamare in causa Caiazzo: “Lei parla di conferenze di servizi, di mie assenze. Ma lei, fino a poco tempo fa, era o no la vicesindaco con delega all’Ambiente? Credo ricoprisse tale incarico a Gricignano, non a Canicattì. Aveva il dovere di coadiuvare il sottoscritto? Altrimenti a cosa serve un vicesindaco?”. IN ALTO IL VIDEO

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