Aversa (Caserta) – In un clima pessimo, con la maggioranza che mette in atto un vero e proprio braccio di ferro ad oltranza, passa, dopo il consuntivo 2020, anche il bilancio di previsione 2021 con un Civico consesso che ha avuto inizio alle 9 del 14 settembre per terminare alle 2 del 16 settembre, con un intervallo di una mattinata. – continua sotto –
La maggioranza “arcobaleno” guidata da Alfonso Golia ha scelto di mettere insieme oltre ai due bilanci anche i riequilibri, dando vita ad un precedente che ha creato solo problemi giungendo all’uscita delle opposizioni dall’aula dopo che era stato espulso il consigliere Alfonso Oliva (decisione troppo dura) e il consiglio non era stato messo in grado di discutere i 54 emendamenti proposti. «La dittatura del ribaltone. Per la prima volta nella storia della città di Aversa – ha dichiarato quest’ultimo – in consiglio comunale si portano insieme bilancio consuntivo, riequilibrio di disavanzo e preventivo non consentendo alla minoranza la discussione sugli emendamenti».
«A prescindere dai contenuti del bilancio di previsione che pure ho rappresentato in aula essere privo di una programmazione a medio e a lungo termine – gli ha fatto eco Peppe Stabile – è inaccettabile che la seduta si sia chiusa con l’abbandono della minoranza alla quale non è stata data (come a tutti gli altri consiglieri) la democratica facoltà di discutere e confrontarsi sui singoli emendamenti presentati, potenzialmente in grado di cambiare la portata dello strumento contabile». «Il presidente del consiglio – ha continuato Stabile – ha limitato il ruolo dei consiglieri vietando loro di intervenire sui singoli emendamenti. Decisione adottata, tra l’altro, senza essere messa ai voti, abbandonando una prassi consolidata e da lui stesso accettato e osservata nel corso della discussione del bilancio dello scorso anno quando ogni consigliere comunale è potuto intervenire sui singoli emendamenti senza alcun bavaglio di sorta».
Per Gianluca Golia: «Dopo un vero e proprio tour de force, la maggioranza ha approvato il suo bilancio o, meglio, i suoi bilanci. La discussione sui documenti economici ha visto una marea di scuse, di litanie oramai stantie che si rifanno sistematicamente alle vecchie amministrazioni (loro però sono in carica da oltre due anni quindi), alla pandemia, alla incapacità dettata dai tempi. Dimenticano che la loro azione di esternalizzazione dei servizi per il recupero dei crediti ha dato esito scarsissimo (così come relazione dei revisori dei conti). Bilanci di previsione che oltre al classico libro dei sogni, di programmi fantastici per i prossimi anni, di concreto e a breve tempo nulla. Più volte, durante la discussione ho apprezzato la loro volontà di voler cambiare volto alla città con le grandi opere ma, ho ribadito fortemente la necessità di fare anche opere più “semplici” e utili per la città (ovviamente in tempi rapidi). L’ordinario oramai è diventato un sogno in questa città che si regge su slogan “marinari” e su scuse oramai non più accettabili». – continua sotto –
Per la maggioranza, a parlare Pasquale Fiorenzano e il sindaco. «Come detto in consiglio, – ha dichiarato il primo – questo documento contabile coniuga una politica economica attenta e severa, viste le note difficoltà dell’ente, alle principali azioni di sviluppo possibili. Penso a piazza marcano, ai 100mila euro per aeree verdi, ai 2,5 milioni per la riqualificazione delle strade, ai 3,9milioni di euro per Via Cirigliano, ai 7 milioni per la riqualificazione dell’area nord. Non ci nascondiamo dietro al dito, l’ente è in grande affanno economico, lo sapevamo ed è anche per compiere quest’azione di risanamento che abbiamo scelto di candidarci. Non è il miglior bilancio previsionale in assoluto ma è il miglior bilancio possibile».
Non nasconde la propria soddisfazione il sindaco Golia: «Al termine di una lunga maratona in consiglio comunale abbiamo approvato tutti gli strumenti contabili. Senza difficoltà e senza quei problemi che qualcuno a mezzo stampa aveva paventato cercando di destabilizzare una amministrazione comunale che sta operando in una condizione economica ai limiti e con una pianta organica ridotta all’osso». «Un consiglio – continua il primo cittadino – caratterizzato da attacchi e critiche privi di contenuto con la minoranza che ha badato solo a fare ostruzionismo. Siamo comunque soddisfatti del bilancio che abbiamo approvato perché ci permette fin da subito di sbloccare una serie di interventi non più differibili a cominciare dalla manutenzione delle strade e del verde, le scuole. Abbiamo ben chiari i nostri obiettivi che passano soprattutto per un risanamento finanziario e per una lotta senza quartiere all’evasione che in questa città ha raggiunto picchi non più tollerabili. È semplice puntare il dito contro di noi ma noi ci siamo rimboccati le maniche e armati di determinazione abbiamo iniziato ad affrontare di petto quello che per anni si è ignorato».
Di seguito riportiamo la dichiarazione fattaci pervenire dalla consigliera comunale Dem Eugenia d’Angelo: «Ieri la maggioranza arcobaleno nata il 23.12.2020 ha approvato il bilancio di previsione e non solo. Nella stessa proposta di Delibera era prevista anche l’approvazione della Salvaguardia degli Equilibri di Bilancio ai sensi dell’articolo 193 TUEL. Fatto Gravissimo. La Salvaguardia degli Equilibri di Bilancio serve a modificare, se necessario, le previsioni delle entrate e delle spese contenute nel Bilancio di Previsione, adottando i necessari correttivi finanziari per evitare che il Comune possa trovarsi in disequilibrio e possa ulteriormente aumentare il disavanzo già imponente. La corretta gestione amministrative e contabile avrebbe voluto che l’assessore al Bilancio avesse presentato due distinte e autonome proposte di Delibera – una per l’approvazione del Bilancio di Previsione e una per la Salvaguardia degli Equilibri – con la specifica documentazione contabile richiesta per ognuna di esse e con specifica Relazione contenente il parere del Collegio dei Revisori dei Conti. Tale mancanza è un vulnus enorme per la gestione contabile e finanziaria dell’Ente. – continua sotto –
Ma c’è di più. In un’unica seduta di Consiglio Comunale si è approvato il Rendiconto Consuntivo, il Ripiano del Disavanzo, il Bilancio di Previsione e la Salvaguardia degli Equilibri su specifica richiesta dell’assessore al Bilancio: mai visto prima. Quello che è emerge è il dato politico: il Sindaco non ha fiducia nella tenuta della maggioranza arcobaleno e sterilizza ogni eventuale defezione facendo votare tutti i documenti contabili in un unico Consiglio Comunale. La partecipazione democratica degli eletti in consiglio è defunta.
Nel merito si può solo far rilevare che il Bilancio di Previsione prevede solo la copertura – a stento – delle spese fisse. Esaminandolo non si può non rilevare che ad esempio sul capitolo dedicato alla cultura, oltre alle spese del personale, è previsto lo stanziamento solo 12.500,00 € e 10.000,00 di trasferimenti correnti. Oppure nel capitolo dello Sport, oltre alle spese del personale, è previsto uno stanziamento di € 8.500,00. E poi, si legge nei residui passivi, si destinano oltre 96.000,00 per incentivi – extrastipendio – per i dirigenti. Quello che ci chiediamo è quindi qual è la scelta valoriale di questa amministrazione rispetto alla destinazione delle risorse potenzialmente disponibili? E’ accettabile che un Comune privo di risorse per Sport, Cultura, Verde pubblico, non preveda di programmare una revisione della spesa degli emolumenti per l’incentivazione dei dirigenti? E della gestione finanziaria e amministrativa di altri centri di spesa si potrebbe discutere a lungo.
E infine il Piano Triennale delle OO.PP. In esso è previsto, nel 2021, il completamento dei lavori del MOF con uno stanziamento di € 132.000,00. Ora, ammesso che tale somma sia sufficiente, è possibile che si arrivi al 15.09.2021 per l’approvazione del Bilancio di Previsione che avrebbe dovuto essere approvato al 31.12.2020, e, quindi, nei fatti si impedisce che i lavori possano essere completati solo perché non si approva il Bilancio di Previsione? – continua sotto –
Tale enorme ritardo deriva dalla incapacità di questa Giunta di programmazione finanziaria, cuore e radice di qualsiasi programmazione amministrativa, per un solo motivo: il disavanzo di bilancio non è di circa € 25.000.000. Esso è molto più consistente. Nel 2020 era previsto il ripiano del disavanzo della quota 2020 in € 2.064.999,21. E’ stato ripianato solo per € 348.305,03; € 1.716.694,18 non sono stati ripianati. Per il 2021 è previsto il ripiano del disavanzo di € 3.405.000: se non si è riusciti a ripianare € 2.064.000 nel 2020, come si farà a ripianare € 3.405.000 dal 15.09 al 31.12.2021?
Il rifiuto incomprensibile di acclarare il reale stato delle finanze comunali comporterà grosse conseguenze per i cittadini in termini di mancanza anche dei servizi essenziali. Per il momento, in questo Bilancio di Previsione, è previsto un aumento della TARI per € 1.200.000 che comporterà un aumento pro capite di circa il 15/20% delle tariffe per ogni utente. Che dire? Scelte incomprensibili».